Storia di Torino di Luigi Cibrario

Pagina (243/781)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      CAPO SESTO
      2-25
      Altra volta furono ripresi i lavori a'tempi di Vittorio Amedeo nie nel 1787 si cominciò la facciata; ma di nuovo i casi di guerra e le angustie dell'erario ne vietarono il proseguimento
      finche il re Carlo Felice nel dicembre del 1824 ordinò si continuasse quella fabbrica e si conducesse a compimento. Ma solo in luglio del 1830 s'approvarono i progetti dell'ingegnere Michela e si stanziarono i fondi necessari. L'e-difizio era compiuto nel 1838 (14). In novembre la Regia Camera si adunava nella nuova aula a ponente; s'adorna la medesima di pilastri d'ordine ionico e sotto l'imposta di sedici alti rilievi ; dieci sono i medaglioni e vi si raffigurarono con ottimo pensiero dieci de'più famosi giureconsulti nazionali; sei rappresentano genii seduti addossati 1'un all'altro e scriventi. Nella illustrazione che ne fu pubblicata si chiamano il genio giureconsulto ed il genio concelliero. Idea piena di novità
      non essendosi mai detto od imaginato che il genio bazzicasse tra i cancelli degli attuarii.
      Il Senato tenne in questo palazzo le sue prime sessioni il 6 di marzo 1859. Relle sono tutte le sale in cui siedono le classi civilibellissima
      aparermioquella dell'angolo sud-ovest: graziosa
      sebbene un po' troppo carica d'ornamenti
      è l'aula in cui si raccoglie la prima classe civileadorna di colonne corinzie
      e tra gl'intercolunnii d'emblemidi religione
      di miliziadi scienze
      di commercio e d'agricoltura; in


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

Pagina (243/781)






Vittorio Amedeo Carlo Felice Michela Regia Camera Senato