Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      I.IIIRO SECONDOCablo Alberto concedute ad uso di questa chiesa. Sono squisitamente intagliate
      ornate de'nodi di Savoia e de' fiordalisie in mezzo v' è raffigurato il gran mistero dell'Annunziazione di Maria.
      Abbiam detto che l'aitar maggiore è stato costrutto nel 1762 dal re Carlo Emmanuele hi.
      Otto anni dopoessendo lo stesso principe venuto a visitar la chiesa
      non fu contento della forma data al tempietto che levavasi sopra il tabernacoloe lo fece rifare s'ul disegno del conte Birago di Bor-garo.
      Il gran quadro della Concezione rappresentala Visione del santo profeta Elia descritta al libro in dei Recapo xvui ; vedesi la Vergine sulle nubi ; al piano il profeta Elia da un lato
      il cocchio d'Acabbo dall'altro. Fu lavorato in Boma nel 1740
      e costò 100 doppie di Savoia. E opera di Corrado Giaquinto di Molfetta discepolo del Solimene e del Conca
      egregio coloritorema ammanierato e mediocre disegnatore
      il quale ebbe tuttavia gran famae dipinse molto e in molti luoghi
      e fra gli altri i freschi del palazzo reale di Madrid; nel quale l'affresco che rappresenta la Religione e la Chiesa è opera di gran bravura e molto lodala da quell'avaro lodatore del Mengs.
      E noto che i Carmelitani riferivano l'origine del loro instituto al profeta Elia; con qualche argomento di probabilità
      se si restringe la cosa ad una suc-cession di romiti cheabitassero il monte Carmelo


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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