Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      CAPO SESTO
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      Nel 1702 si pose mano alla fabbrica dell' altareche ai 27 marzo 1765 si cominciò ad uflìziare.
      Ma in quanto all'abbellir la facciataessa è di quella bellezza che tutti vedono
      e che può convenire a qualunque de' più meschini edilizi privatied il re si contentò di far dipingere l'imagine del bealo Amedeo sopra la porta.
      In aprile del 1737 Torino si vestì a festa per l'arrivo d'Elisabetta di Lorena
      sposa del re (6). Tra i personaggi notabili che vennero in quell'occasione a Torino
      fu il P. Zucchi olivetanocelebre improvvisatore
      il quale pigliò stanza nel convento del Carmine. A' 2 di maggio improvvisò a corte su tre soggetti propostigli dal duca di Savoia. Se sia più lau-devole la fortezza nel combattere o la fortezza nel soffrire. Se in Alessandro avessero predominio i vizii o le virtù. La teoria de' colori.
      All' indomani improvvisò con inestimabil concorso di gente nella chiesa del Carmine. Stava egli sopra una cattedra addobbataposta presso la balaustra della terza cappella a destra entrando; e trattò di nuovo tre argomenti che gli furon proposti.
      La proposta si faceva con un sonettoa cui rispondeva immediatamente con un altro sonetto sulle medesime rime. Poi
      accompagnandosi col violinoe cantando
      trattava più distesamente il soggetto che gli era stato prescritto.
      11 primo argomento non era per nulla poetico.


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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