Storia di Torino di Luigi Cibrario

Pagina (214/781)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      1!)8 LIBRO SECONDOorlata di case di varia altezza e d'ogni forma. Carlo Emmanuele 111 volle nel 1750 (9) che si raddrizzasse
      e tutte venissero col volger degli anni ricostruite con disegno uniforme le case clic le fanno siepe. L'ultima ad essere ricostruita ed allineata fu quella che sorge innanzi a San Dalmazzo
      propria una volta de'marchesi d'Angennes
      poi del conte Galli
      tanto benemerito della patria storiaper opera del quale fu riedificala ai nostri tempi.
      In seguito a tale disposizioneDora Grossa è oggi una delle più belle strade del mondo
      benché l'altezza delle case e l'aprirsi che fa a ponente e verso le alpi la renda alquanto scura e malinconiosa.
      Dora Grossa fu la prima strada ornata ai due lati di marciapiedi in grosse lastre di pietraun tempo rialzate alquanto sopra il suolo
      ora rifatte ed agguagliate al livello del medesimo. Le strade sono lastricate a ciottolifrai quali il mineralogo distingue serpentine durissime d'un verde cupo
      alcuna volta macchiate di bigio e venate di verde chiarocapace d'un bel pulimento; la variolite che si trova nella Dora e nel Sangone
      che serve d'amuleto agli Americani; la cliarage smaragdite verde di Saussure ; quartzi giallastri o rossignitalvolta d'un rosso di corallo ed alcuni semitrasparenti: più raramente il quartz giallo
      seminalo di mica dorata che costituisce l'avventurinae che si trova talvolta nella Stura e


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

Pagina (214/781)






Emmanuele San Dalmazzo Angennes Galli Grossa Grossa Dora Sangone Americani Saussure Stura Carlo Dora