Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      libro secondoFacendomi in ora a discorrere delle varie costruzioni dell'oratorio e della chiesa
      noterò che con instromento 20 marzo 1609
      soppressa la parrocchia di San Silvestro
      s'unì quella chiesa all'altra del Corpus Domini
      che si rifabbricò dalla città assai più sontuosa; come s'unì la compagnia del Corpus Domini alla confraternita dello Spirito Santo. E che nel 1610
      il giorno di S. Giacomo
      Carlo Emmanuele ì co'principi suoi figliuoli pose la prima pietra del novello oratorio da costrursi più ampio e magnifico sui disegni d'Ascanio Vittozzi; avendo il duca dato a questo fine la casa ed il forno del presidente Spatis
      con obbligo di serrare il vicolo che univa la strada del Cappel verde con quella de'Pellicciai. La lapide posta nei fondamentiin cui il duca è chiamato prìncipe ed imperatore della provincia Subalpina
      indica la cerimonia come seguita il 15 di luglio. Chi la troverà di qui a mille anni sarà tratto in inganno. Mentono qualche volta anche i monumentinè solo que' che si pongono ai morti
      od ai conquistatoriod ai principi.
      Tra l'oratorio e la chiesa del Corpus Domini era la piccola chiesa di San Silvestro
      che veniva alquanto negletta.
      In febbraio del 1628 i serenissimi principi colle infanti essendovisi recati a perdonanzauna delle infanti fu per cadere dallo scalino dell'aitar maggiore
      e disse che bisognava provvedere a quella


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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