Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      l'JU III Km SECONDOstemperali colla farina. Domenico Oliviero mori nel 1755 (4).
      Sopra l'alta e bella facciala del Corpus Domini leggesi un'ampollosa iscrizione che dice:
      1I1C VBI PKOFVGVM CIIItlSTI CORPVS SVIIDIALEM Siiti STATIOKEM OIllTElt ELEGll' — AVGVSTVJJ HOC ET MANSVRV1I NVMI.N1 D011IC1L1VM CIVIIIVS PEKFVGIVM *V«'IilMÌNSIS AVGVSTA C1S U.PI.N'0,i
      1
      VTE POPVLIOS DEPOPVLA.NTE TAItF. PUÒ ( IV1VM SALVTE DEVOVIT ANNO MHLXXXXVHIQuesta chiesa venne dapprima ufficiata dai Padi i dell'oratoriodi S. Filippo clic dalla casa che aveano nel borgo di Po
      vi si trasferirono nel 1655. Ma non avendovi stanza conveniente per dodici religiosi che eranotornarono sul finir dell'anno seguente alloro convento fuori q quasi in faccia a Porta Castello. 11 o di gennaio 1655
      la Città convenne con se» preti teologi per le ufficiature d'essa chiesa; e l'arcivescovocon decreto del 13 di marzo
      1 eresse ìh congregazione con obbligo di far vita comune.
      Abitò questa congregazione varie case; prima accantoe poi di prospetto alla chiesa; poi nel Palazzo di Città; quindi innanzi a San Domenico. Final-merilc nel 1765 fu allogala nella casella che la


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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