Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      quell'altare subitamente risanò. E v'hanno ancora due provvisioni del Capitolo della metropolitana del 1455 e del 1459 relative al tabernacolo in cui si dovea riporre l'ostia miracolosa (2).
      Nell'archivio della confraternita dello Spirito Santo (docum.
      categ. 1
      voi. 1) si conserva una relazione del miracolo di carattere del secolo xviche si dice ritrovata in un libro di bergamini!
      il quale è scritto per mano del Rev. padre don Gio. Gallesia et citadino anticho de Turino con molte altre historie antiche.
      Siffatta narrazione è di data posteriore alla riedificazione del Duomo Torinese
      di cui fa parola (1493); ma abbonda in particolarie citai nomi di molti che furono testimonii oculari del miracolo. Questa carta è all' incirca la medesima che si conserva nell'archivio di città coli'autentica del notaio Tommaso Valle
      e che fu pubblicata dal Semeria (5).
      Una prima cappella assai vaga in commemorazione del miracolo fu edificata nel silo medesimo in cui era accadutol'anno 1523
      essendo il mondo ottenebrato dalle guerre e dalle pestilenze. Ne murò l'edilizio maestro Matteo di San Michele da Milano.
      In seguito poi ad un volo fallo nella peste del 1598
      la città fondò nel 1607 la bella chiesetta che di presente si vede sui disegni del celebre Ascanio Viltozzi
      stala poi nel secolo scorsotroppo forse arricchita di dorature e d'altri ornamenti dal conte Benedetto Alfieri
      in occasione della terza festa secolare.


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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