Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      cal'o tei1zo
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      già levate sui loro piedestalli le otto grandi colonne di cui s'adorna. Verso il '1091 s'alzò la cupola. Nel 1725 fu recato a maggior altezza d campanile. Venti anni dopo scolpivasi la balaustra dell'aitar maggioresecondo il disegno dell'ingegnere M orari. Nel 1755 costruitasi sui disegni dell'architetto Bernardo Vit-lone l'aitar maggiore
      tìgc© d marmi di Valdieri
      di Susa
      di Frabosa
      di San Martino
      e d'alabastro di Busca (2).
      Quando . Disciplinanti s'accinsero a ricostrurre la chiesa di San Gregorio
      Gesuiticompatroni della cappella delle Grazie
      permisero che la medesima si riducesse ad usi profanisì veramente che i Disciplinanti un'altra ne rifacessero nella nuova chiesa A quest' obbligo soddisfecero i confratelli molto sottilmente
      ponendo un piccolo altare della Madonna delle Grazie nel coro.
      Sono da notarsi in questa chiosa il battisteroscolpito in legno da Ignazio Pcrucca
      e la cappelìetta che gli sta di fronte della Vergine Addolorata
      adorna di scolturo n legno di Stefano Maria Clemente.
      La facciata di San Rocco fu aggiunta nel 1780 con aiuti dati dalla munificenza di Vittorio Amedeo nicome appare dall .scrizione che vi si legge (3).
      1 Disciplinanti di San Bocco furono aggregati all'ar-ciconfraternita di San Rocco di Roma nel 1G07* all' arciconfratcrnita della morte ed orazione di Roma
      il cui instiiuto e di seppellire i cadaveri abbandonatiPvl. II 23


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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