Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      I.IGKO SECONDObronzo
      clic stanno dinanzi alla balaustra dell'aitar maggiore.
      Nel primo altare a destra la tavola rappresenlante l'apostolo S. Paolo è di Federigo Zuccari
      il quale gratuitamente lo dipinse in segno di stima per la congregazione di S. Paolo che ha il patronato della cappella (15).
      Appartiene alla sua scuola la tavola del secondo aliare che rappresenta S. Francesco Saverio. Dalla parte dell'epistola il S. Ignazio a cui appare il Redentore è di Sebastiano Taricco da Cherasco.
      11 grande ovato dell'aitar maggiore colla Beata Vergine ed i Santi litolari è di Gregorio Guglielmi
      romano.
      Le statue scolpite in legno che vedonsi nelle nicchie della facciata sono di mano del Borelli
      e ricordano un'arte che s'è oggi quasi perduta: parendo alla boria moderna che lo scalpello si disonoritrattando materie che non sien marmi o pietre; e temendo a condur lavori di legno di cambiarsi di scultori in legnaiuoli; senza rammentare quali sublimi legnaiuoli ebbe Firenze
      quali vivi e spiranti crocifìssiquali mirabili stalli di cori intagliarono in più badie
      legnaiuoli di quella sorte; senza ricordare che quel sommo architetto francese che era chiamato in Isvezia ad innalzare la cattedrale d'Upsal
      s'intitolava modestamente maestro di tagliar pietre.
      11 pulpito di questa chiesa fu sempre frequente


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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