Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      capo primo
      147
      ottenuto da S. Pio v nel 1570
      che si stralciasse un terzo circa delle rendite di quella ricca badiae si cedesse in perpetuo alla Compagnia di Gesù
      col-l'obbligo fra gli altri d'edificare un tempio in onor di que'Santi. «
      Fu cominciato nel 1577
      nel qual anno a'25 di aprile il grande Emmanuele Filiberto ne pose la prima pietra insieme coli'arcivescovo Girolamo della Rovere e col Nunzio; e si ha memoria che fu posta al pilastro che è accanto alla porteria. Nello spazio di sette anni ne fu compiuta la metà
      largheggiando e di doni e d'ulficii la compagnia di S. Paolo
      poco prima per privata associazione formata ne'chiostri di San Domenico per mantener illesa in Torino la pura fede cattolica. À'tempi di Maria Giovanna Battista duchessa reggentee così sul declinare del secolo xvn
      il P. Andrea Pozzi
      gesuita Trentino
      ne dipinse tutta la vòlta a sottoinsù
      con singoiar maestria. Era quella vòlta una delle rarità pittoriche di Torino
      ed essendo guasta dagli anniparve ai Padri
      che teste pulirono e ringentilirono di belle dorature tutta la chiesache non si potesse ristorare; e però furono chiamati a ridipingerla Francesco Gonin e Luigi Vacca (12).
      L'aitar maggiore è disegno di Filippo Juvara ed opera del principio del secolo scorso.
      Di elegante lavoro e degnissimi d'essere considerati sono in questa chiesa i due grandi candelieri di


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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