Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      che v'era attiguo. I canonici ed i monaci si seppellivano nel chiostro della canonica o del monastero. Ai soli vescovie talvolta ai principi
      più raramente ai semplici sacerdotied ai morti con opinione di santità era concesso di riposare entro al sacro recinto; e siccome in varie epoche e in varii luoghi
      o per divozioneo per ambizione erasi cominciato ad interrare i cadaveri nelle chiese
      non mancarono più concilii di vietarlo ; altri ancora disposero che più non s'ulfiziassero quelle chiese in cui si vedessero a soprabbondare i sepolcri.
      Macome abbiam veduto
      sul finir del secolo xiula parte sotterranea delle chiese diventò sepolcro comune di tutti i fedeli. E solamente alcuna delle più grosse parrocchie
      come a Torino il duomoebbero ad un tempo e sepolture in chiesa
      e Campo Santo fuori di essa.
      Le regole del seppellire a Torino eran queste. I fedeli che morivano senza elezione di sepolturaerano portati alla parrocchia; se forestieri
      al duomo; e per forestieri s'intendeano quelli che non aveano domicilio permanente in città. Quo' cittadini per altro che aveano un sepolcro famigliare in altra chiesa che nella propria parrocchia vi erano portati senza contrasto. Ma sempre il parroco del domicilio interveniva alla sepolturae partecipava agli emolumenti.
      Le sepolture poi delle chiese più antiche erano


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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