Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      CAPO SESTOde'nuovi articoli
      clic esprime l'approvazione di Sua Maestà riguardo alta condotta d'uftìziali i quali sottomettono affari di dispute alla decisione de' loro superiori.
      « Non crediamo di essere indiscreti nel diffondere più estesamente i nomi di due uffiziali che si sono comportati nel modo saggiodignitoso
      e veramente onorevolecome è descritto nell'estratto qui appresso: —
      » Durante l'anno scorsomentre la squadra esperimcntale dei bricki era in crociera
      il capitano Maison scrisse una lettera al costruttore del di lui bastimento il l)aring dando un ragguaglio del suo esitoe della superiorità di esso in paragone d'alcuni suoi competitori
      e facendo anche alcune asserzioni abbassanti YOsprey.W costrutloredel suddetto bastimentoesultante sul contenuto di questa lettera
      la fece pubblicare in un giornale di Portsmouth senza chiederne il permesso al capitano Maison. Il comandante dell'Osprey
      capitano Palten
      indispettito della pubblicazione di codeste criticheprincipiò una corrispondenza col capitano Matson
      è dopo il contraccambio di parecchie lettere dispiacentine indirizzò una contenente un deciso insulto.
      «Il capitano Matson
      in circostanze tanto difficilinon dimenticò il suo dovere come cristiano ed uffiziale
      neppure nell'ansietà che un uomo di si alto animo naturalmente sentirebbe per guardare illibato il suo onore. — Dopo aver consultato alcuni suoi amiciubbidì letteralmente alle prescrizioni dell'ammiragliato
      e scrisse all'ammiraglio della stazionechiedendo una corte d'inchiesta per decidere sulla disputa accaduta così disgraziatamente tra lui ed il suo camerata. L'ammiragliato subito nominò una corte d'inchiesta da tenersi a Devenport.
      « 1 membri di questa eranoil capitano Hope del Firebrand
      il capitano Mannex dell' Actxon
      ed il capitano Wilford del San Josef. La corte volle la presentazione della corrispondenzaed esaminò tutte le circostanze che vi ebbero relazione
      e poi pronunziò una sentenza specificando i termini con cui cadauna parte dovea ritrattarsi reciprocamente. In ubbidienza a questa decisioneognuno di essi firmò un foglio indirizzato al presidente. L'uno esprimeva il suo rammarico d'aver dato origine ad un cenno proprio a cagionare del dispiacere ad un camerata
      riguardo ad un oggetto che porge da per sè materia a discussionecome sono le qualità veleggiami di un bastimento. L'altro esprimendo il suo rammarico di aver permesso al calor del suo sentire d'iudurlo a servirsi d'espressioni che
      dopo più maturo riflessoscorge aver oltrepassato la provocazione ricevuta.
      « La corte aggiunse l'assicuranza che il procedimento ch'essa ordinò lasciava l'onore di ambedue le parti intatto e senza macchia »
      (4) Denina e Saluzzo
      e gli scrittori francesi chiamano questo comandante del forte di S. Maria monsieur de Corbeville. Il Soleri nel Diario ms. già citaloregistrando il fatto che abbiam narrato lo chiama monsù Bernardi.


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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