Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      I.lliKO l'HIMOdella primavera là dove
      parlando di Carlo Emmanuele 1
      scrive :
      Intanto Carlo tra le spesse fronde Di faggi e il' olmie tra 1' erbette e i fiori Temprando va le cure sue profonde Dietro al concerto degli alati cori; E parte in queste
      parte in quelle prodeDi primavera il dolce aspetto gode.
      Ma via miglior stagion clic primavera Al Parco suo qualor voglia egli adduce. Questo è il drappello c 1' onorata schiera De' figli e figlieonde ogni grazia eluce. Quindi favor l'afflitta Europa spera; Quivi i disegni suoi lutti riduce; Quindi salute Italia attende e pace
      E frutto di^ittoria non fugace.
      Scesero poi 1 Francesi nel 1706 a'danni d'Italia e ai nostried . ǵocond riposi del Parco furono .1 primo campo in cui s'altelarono apparecchiando l'assedio di Torino. A quel tempo il Parco
      il Valentino
      Mirafiori ebbero tali guasti che il primo non poṭ ri • storarsene e torṇ a far corpo colle campagne circostanti da cui la mano di Emmanuele Filiberto l'avea dispiccato. 11 Valentino e Mirafiou non mostrano che una pallida ombra dell'antica magnificenza.
      Orasirana vicenda delle umane cose
      dove Torquato rinveniva l'idea archetipa degli orti d'Armida


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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