Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      i.mito l'itiMopasseggiata dei ripari
      e così ia bella piazza Carlina (1678) nella quale si fabbricavano quattro tettoie (halles) in cui si doveano trasportare i mercatie particolarmente quello del vino che prima era sulla piazza della cittadella. Sei nuovi bastioni ed un mezzo bastione colle loro opere esteriori sorsero a difendere il vasto spazio aggiunto per tal guisa alla città.
      Del quarto ingrandimento siamo debitori al re Vittorio Amedeo ti
      il quale accrebbe la città di diciotto isolati verso ponente. La linea delle mura correndo dal meriggio a settentrionetagliava quasi per mezzo 1' odierna piazza Paesana. La parte aggiunta dal re Vittorio è quella che forma anche al dì d' oggi il compimento della città da quel lato. A questo ingrandimento lavoravasi nel 1718. Abbat-tevansi varie case per formare la piazza di porta Susina (piazza Paesana). Nel 1719 erano già formali i due stupendi quartieri all' estremità del nuovo ingrandimento sul disegno del Juvara
      e nel 1722 erano totalmente terminati i lavori di quella notevole ampliazione (4)
      finita la qualela porta di Susa
      che prima era allo sbocco della via Dora Grossa
      fu invece aperta al finir di quella che passava innanzi alla nuova chiesa del Carmine.
      Con due bastioni ed un mezzo bastione che dalla chiesa della Consolata si protendeano alla cittadellamuniva il re Vittorio Amedeo i il novello ingrandimento.


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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