Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      LIBRO i'RIMOCAPO TERZO
      55
      di porta Doranea (o del palazzo)
      di porla Fustella
      di porta Nuovadi porta Marmorea (1). .
      Nel 1600
      con editto del 28 novembreCarlo Em-inanuele i partiva similmente la citta in quattro quartieri
      in ciascun de'quali destinava una piazza d'armidove potessero far capo ed ordinarsi le genti da guerra.
      II primo quartiere stendevasi da porta Castello alla torre del comune ed a quella di S. Michele; la piazza d'arme era avanti al palazzo di città. Perlocchè con-vien ritenereche si considerava come linea divisoria la Dora che dava il nome alla strada principale
      e dividea la città per lungo in parte settentrionale e parte meridionale. Questo primo quartiere com-prendea pertanto la parte nord-est della città.
      Il secondo quartiere stendevasi dalla torre del comune e da quelle di S. Michele (piazza delle frutta)
      fino a porta Susina (quartiere nord-ovest); la piazza d'arme era avanti a S. Dalmazzo.
      II terzo quartiere era da porta Susina fino alla torre di Marignano (allo sbocco della via di S. Francesco); la piazza d'arme era avanti alla chiesa di S. Martiniano (quartiere sud-ovest).
      11 quarto quartiere stendeasi dalle torri del comune e di Marignano sino a porta Castello: la piazza d'arme era avanti a S. Tommaso (quartiere sud-est).
      Pochi anni dopo il medesimo principe cominciava il secondo ingrandimento della città verso mezzodì.


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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Doranea Fustella Marmorea Em-inanuele Castello S. Michele Dora S. Michele Susina S. Dalmazzo Susina Marignano S. Francesco S. Martiniano Marignano Castello S. Tommaso Michele Michele Dalmazzo Francesco Martiniano Tommaso