Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      CAI'O SECONDO
      '27
      Agostiniani tu dismessa invececome abbiam veduto
      la chiesa di S. Cristoforo nel borgo di S. Donato
      prima ufficiata dagli Umiliati : eia chiesa di S. Solutore minore fu ceduta nel 14G1
      dal vescovo Ludovico di Ilomagnano
      ai frati minori della stretta osservanza (Zoccolantij
      e ciò ad istanza del duca Ludovico
      del clero e del popolo torinese (12). Ma non v entraronoo non vi poterono rimanere (lo)
      perchè quattr' anni dopo si murò loro un convento presso al sito ove sono 1 moliui della città; la chiesa fu dedicata alla Madonna degl. Angelied ivi già erano nel 14G9. Distrutta poi la medesima dai Francesi nel 1550
      furono trasferiti in città nella chiesa di S. Tommaso
      d toh pigliarono possesso nel 1542.
      Nel 1450
      in seguito ad un voto fatto in occasione della pestdenzala città lece costrurre presso la porta Marmorea
      al di qua del sito dove ora sorge 1' arsenaleuna chiesetta .n onore di S. Sebastiano che venne poscia ufficiata dai Carmelitani (14) ; i quali
      rovinato dai Francesi 1 loro conventosi trasferirono nel 1545 a Sta Maria di piazza
      e nel 1729 alla chiesa del Carmine
      fabbricata nell' ingrandimento della città a ponente.
      La giurisdizione della campagna torinese era divisa tra il capitolofeie avea la cura spirituale delle parti settentrionali ed. Il parroco di S. Eusebio che governava la parte meridionale. Oltre queste sei porte della città
      un' altra ne trovo ricordata nel


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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S. Cristoforo S. Donato Umiliati S. Solutore Ludovico Ilomagnano Zoccolantij Ludovico Madonna Francesi S. Tommaso Marmorea S. Sebastiano Carmelitani Francesi Sta Maria Carmine S. Eusebio Umiliati Solutore Tommaso Sebastiano Eusebio