Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      LIBRO P1SI1IOCAPO PRIMO
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      Delle fortificazioni d'essa citta a'tempi d'Emma -nuele Filiberto discorre quell'alto ingegno di Nicolò Tartaglia nel suo libro : De' quesiti et inventioni diverse.; ivi si legge: Che le quattro fazze di questa città con li detti baluardi ovver bastioni sono state fatte modernamente de muraglia noua grossissimaet hanno lasciato dentro di se tutta la muraglia vecchia con alquanto de interludio tra la muraglia noua et la muraglia vecchia
      et caduno de' quattro baluardi a due cannoni di dentro della noua muragliache guardano quello spazio ovver internatio eh' è fra la muraglia noua et la vecchia. Nel mezzo di ciascuna muraglia
      due forme piatteovver cavalieri che guardano li baluardi; e fosse che circondano la città
      larghe passi quattordicie nellai sommità
      ovvero boccapassi sedici
      e alte passi quattro
     
      Lo stesso autore soggiungeche i lati nord e sud delle mura correvano Io spazio di 560 passi ; gli altri due lati
      un po' meno. Era dunque Torino di forma quadrilungae di circa millequattrocento passi di giro.
      Ne' tre secoli seguentil'ingrandimento di Torino
      divenuta ferma residenza de' monarchiprogredì molto veloce fino all' ampiezza di cui la veggiamo ; ma prima di discorrerne
      ragion vuole che si parli della regione circostanteche allora era campagna
      ed ora in gran parte s' ammanta di nobili palagie di pulitissime case.
      Pòf. Il 5


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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