Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      CAPO PltlMO
      Allo torri della porta settentrionale vennero aggiuntinel 1404
      i merli clic le incoronanoe più tardi la specie d' attico clic sormonta 1' edilizio in-lermedio (1). In gennaio del 1519
      cominciando a far rumore le prave dottrine di Lutero
      s'aggiunseper decreto de1 decurioni
      sopra la porta quell'occhio dove si vede lo sfolgorante monogramma di Cristo
      a solenne protesta che Torino manterrebbe sempre inviolato il deposito della cattolica fede (2).
      Nel 1699
      essendosi aperta più a ponentepresso l'antica porla di S. Michele (nella piazza delle Frutta) un'altra porta
      che si chiamò porta Vittoria
      fu chiusa la porta Palatina. Ma prevalse nel popolo l'uso di chiamar col nome dell' antica porla la nuovache s'era aperta da Vii torio Amedeo n Si trattò allora ne' consigli del duca d> demolire la porta Palatina colle sue torri
      ma Antonio Berlola
      ingegnere ed architetto valentissimos' oppose
      mostrando l'importanza di quella mirabile struttura; e il ducameglio consigliato
      la rispettò (3).
      11 popolo chiamava quelle toriv il carcere d'Ovidio Su che si fondi questa tradizione non è agevole il dirlo. Non appare clic Ovidio sia mai venuto m Piemonte. N ò si può supporre che qui passasse quando andò in esigliopoiché non è la region Subalpina la via di Tomi.
      Oltre a questo monumento rimangono molte are \ olivemolle iscrizioni onorarie
      molte funebriavanzi


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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