Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma

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      ginranza ile'voli escluse dalla profe ssione . L'indolenza, et vera o apparente, ili Monsignore , indusse se-Ite Monache ad un passo stravagante. Ad ore u. del dì 29. dello , uscite dalla clausura con croce inalberata , « recarono alla »iiina Chiesa di S. Giorgio, donde inviarono lettere al Preside , all' Avvocalo de' poveri Sig. Marcello Pompetti , ed ai pnbblici Rappresentanti , nelle quali protestava!»! di voler rientrare »ol chiostro subito che ne fossero estratto le Rron suoli. Le rimostrarne del loro Confessore P. Eugenio eia Civitella Fsprovinciale Cappuciuo, quelle di parecchie gentildonne , dell' Avvocato de' poveri , del Preside , e ( un poco tardi ) del Vescovo , furouo per lutto il dì 29.. gittate al vento . Sicché all' indomani si vide Pirelli obbligato ad estrarre , di concerto col Tribunale , le Bronsuoli dal Monastero , ove le sette Monache rientrarono incontanente . S' egli fosse divampato di sdegno , ben il crede chiunque Ira confischilo 1' accendibile suo temperamento . Supponendo che 1' uscita delle Monache 11011 fosse stala senza consulenti e senza cooperatori , con relazioni ai Ministeri, e con segreta insistenza presso 1' Assessore di lui amico , condensò un turbine assai minaccevole a danno di quattro distinti gentiluomini e di qualche altro , ai qnali bisognò rimaner latitanti o emigrare dal Regno prr un tempo , ond' evitare la carcerazione . Nel corso delle informazioni prese dal Tribunale o ( jht dir meglio ) dall' Assessore, delle due piò allietili Monache una venne traslocata al Monastero di Campii , 1' altra a quello di Civitella . Avverso il decretato arresto doT prevenuti prodotto venne gravame in Vicarìa : ed avverso 1' Assessore piesci:-tati furono ventiquattro capi di sospicione nella Rogai Cimerà , la ventilazione de'quali dio luogo ad animale e dotto Scritture, prò e contra , date alle stampe . Fu della saggezza del Re e ile' suoi Ministri il porre un termine a sì odiose discettazioni , ed il comandare che s' imponesse alla causa perpetuo silenzio: che le Religiose traslocate tornassero al proprio Monastero : e che si ammettessero ad indulto gì' imputati , Non piacque a costoro I' ultima parto, e supplicarono il Sovrano a rivocarla , chiedendo istantemente ili esser giudicali ritualmente a tenore delle leggi . Ma il Re rimase fermo nell'adottato temperamento. Se gli odj radicati iu quella occasione si estinguessero con facilità, 11011 occorre esaminarlo.
      Il racconto dello Pirelliane brighe non dee trarci tanto di strada , che perdami di vista gli altri notabili avvenimenti di quel tempo . La siccità della stagione ne' primi mesi del 1779. Iacea temere scarsissimo il ricolto . Ben si avvisarono i Civitellesi nel ricorrere in tale angustia a Colei , cui non mai indarno si ricorre . Nel dì 20. Maggio , cstratla la statua di S. Malia de' Lutni , fu colla possibile magnificenza , fra lo strepito delle campane, de' mortai e de' cannoni del Forte , processionalmente portata per tutta la Città , adorna di arazzi e di archi trionfali , durando ad esaere il cielo adatto sereno , ed ardente il sole . Nel ritorno , fermata la statua avanti 1' atrio della Chiesa , e ricevuto il saluto dal Distaccamento , che 1' avea servita ila scorta di onore , venne con essa impartita la benedizione al gran popolo gemebondo ed alle campagne . Cosa ugualmente mirabile che vera ! Neil' atto medesimo , osservandosi annuvolare 1' atmosfera , si concepirono liete speran-i.' . Rientralo in Chiesa 1' adorato simulacro , ricevè le obblazioni di cera e di anelli dal civico Magistrato , dalla Collegiata, e dai Massari delle convicine ville : ed indi a poco cominciò tranquillamente a scendere la desiderata pioggia , per lo che potè cantarsi meno colla lingua che col cuore il 2e


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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3
di Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti
1833 pagine 320

   

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