Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma
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«ni ebbe in su crossa ve il Conte «lì Pcmìananda . Correva 1 oliavo mese tiri governo di cosini ed il giorno 24. Agosto , allorché Monsig. Figini-Oddi gò il eoo liuto tributo alla natura. Al corjx) di lui nei dì sopuenlc lù data onorevole sepoltura uel Duomo. L' amministrazione della Diocesi venne dal Calciolo «ifliilatu al Canonico Ottavio Massci . Nel capitolare archivio ( Fase. n. 20. ) conservasi una risjiosta del Cardinal CJtigi , Segretario di Stalo , in da la ilo'Settembre . Esprime il gradimento del Santo Padre per 1' avviso dato dal Castolo della vacanza della sedi1 , e jx-1 desiderio «•stornalo di ottenere lui nuovo Pastore Intono e prudente . Ila il Cardinale oidinc di S. S- di rispondere al Capitolo che non si mancherà «li consola r-lo . di assicurarlo della paterna di lui benevolenza, e di benedirlo . Alessandro VII. riuscì a parola , avendo ai 10.' Novembre preconizzalo alla Chiesa Aprutina un angelo tli costume, nella peisona di ANCELO Mattsonj Vescovo ( tra i conosciuti ) LVII. Il suo b-oliario ( V«il. Gii- } comincia colla patente di Vicario Ceneraio per D. Felice Poiupctti , in data tli Aquila sua pallia , li 3o. Decenibre i(>5t). e di Giudice delle sccomle pel Dottor Teodoro MczzttceUi. linjiostosi dal Papa U sei jwr tonti» sulle rendilo degli Ecclesiastici , pel iGlia. , ei rivelò al suecollcttorc, C'annuito sopraiiuinerario Eugenio Alajcschi, i seguenti pesi della mensa Vescovile : scudi 200. di pensione in l'avole tifi Cardinale Fra/wiotti -• ai Padri dell'Oratorio della Valliceli;! , iu vi 11ti dilla concordia sulla giurisdizione di Montepa^ano e di PoggiomoreJlo , sci ducati : ai Cassinosi della Majella ( per S. Benedetto a Cari occhi a ) un ducalo: una Messa la settimana nella pacrocchiak: di Forcella ( pel beneficio ili S. Salvatore ): la Messa ia ogni festa nella Chiosa di S- Catarina di Teramo. Ad onta di tali carichi, con bolla del r. Novembre i(if>4. assegnò l'annua rendita di venti some tli mosto, «la lui costituita /in dai 3o. Settembre 1G61. per (strumento di Noi. Giovanni l'alale , Maslrodatli della Curia , in fondo di tiua Cappellauia , la cui obbligazione consistesse uella celebrazione di una Messa all' aurora nei giorni festivi nel Duomo; e si dimostrò generoso co'jioverolli.
Mentre Monsig. Mausonj adempiva le parli di degno successore degli Apostoli , il Conte di Penna randa applicava i pensieri a puigare il Regno dai banditi . >» Spedì ( Parrini t. 3. p. 107. ) jvtir gli Apruzzi il Consiglic-•» re A niello Porzio con titolo di Vicario Generale di ambedue le Provincie, » il quale nella Città di Teramo fè morir sulle forche il famoso Martello. « Ilo trovato in fatti nel registro de* morti della Cattedrale segnato il tragico line di Muri elio , sotto il tli i<). Luglio 1O60 : uè riesce discaro il leggervi the , confortalo dal Canonico Patrizio Riccianti, ci con cristiana rassegnazione accettò la morto , mimilo dei Stagnamenti della Penitenza e dei!' Eucaristia . Si ha jier tradizione che Martello , poco pratico della ragiono e dello gelosìe di Stato , e troppo coniando sulla grazia accordatagli dal Conte di Casti ilio , e sul inorilo , the procacciato si avea ne' combattimenti colle truppe del Guisa presso Castellammare nel i654 : nè si pose in salvo , come avrebW potuto , nè opjiosc resistenza alle genti inviate dal Porzio per arrestailo . Avea il Viceré couce,>ilo sospetto anche sulla lealtà di Giulio Pozzola , e per metterla a pruova il chiamò in Napoli nello slesso anno 1GG0. insieme coi compagni a lui suliordinnli. Ubbidì Giulio ( il che non aveva fatto Martello ) e rimase sotto la vigilanza del Viceré per un anno . Neil' aggiunta al memoriale dal Pczzola diretto a Filippo IV. a line di w-
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