Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma

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      importandi hobentur : ad Seplantrianem oliveta clistenta coUibus , vinetti-qua : ad Meridiani vinata solum , et ipsa quoque collibus interjecta , aspi-ciuntur. Quo fit , ut Urbs ipsa ima planicie prosurgang , dextra levatfuo collas videat exortoì rnontibus , et ad mare e regione porrectos . A tergo autem et fronte libera i exit in canqxis, quos medios Tonlinus secat et irrigat . Illa agri ad pelagus usque ut jucundus , ita perjiatuus Comes , quacumque de/luit , aut cceduis silvis , aut virentibus pnitis adumbruliir. Urbis mocnia qua fiimi ina non abluunt, quantum interceda spatii, iti loti un complcnt borii irrigui , quorum eximia est viriditas ut parentiis ; ut ne bruma quidem arescat, aut algeat : piscationes , natationesque cestiva ; ante oculos in aspectu borii , in prospectu collas siuit , campi itein pin-gnes et Ice fi ccrealibus , et candentes nivibus montcs varictata delectant in-colas , salubritate conserva/il. Inda sencs passim multi, qui annos centum non vivant solimi , sed quod venustius est , recordentur, plarique sublimes et erecti , sola canitic sanes . Sad redeo ad Urbam . Ejus ambitus ptiulo jilus minusve quam tria milliaria protenditur . Ipsa plana , distim ia , nec tatti lata , quam longa , voluti in angtdutn deficit. , /luminimi alveis , iuicr quos media surgit, statini mox coauntibus . Urbis vite alice ad latitudi-neni , cuI longitudincm alita porriguntur > utreeque ci muris ad muros , ti porlis ad portas , quanta Urbis est magnitudo , decurnint. Nihil hic vi-corutn ordine distinctius , quacumque accurrunt , secantque sese , compita facilini , quatuor in partes Urbem totam aspicientia (i). Pars coclilibus strafa est , pars compactis ivquatn lapidibus, quia ubi drficiurH, niff'raciunt sabulo ; ut cvqua hyeme atque (estate ad deambuLuithim invitarti , et in fluvios singulti tjun que pluvia sordes et purgamento davolvant. Sunt ta-men privala (edificio. pressa atque humdia . Altitudini obstat materia , quod durissimi lapiiles , ut colligari non facile possunt , ita nec coacerva-tionem paliiuilur (2). Contignotio altera fastighun cogit. Concamemtioncs
      (ij Omo i Pitlori cOHCnlcnio nei ritratti, cosi i Poeti nelle di-scrizioni , anche quando «orivrmo in prosa . Intre sono le sii ade rosi regolari clic vadano , quanta Urbis est magnitudi) , da ima Porla all'olir:*, c «li 1111 punto delle imi™ all'albo opposto in corrispondenza ? ApjH'iia l'i A potrehlie sosti-* tursi p> r qualcuna . Dove quei quadrivi, o capi—>1 rada , i quali guardano in qiiatlm parli I'intera Città ? I.a struttura di questa ed il corso delle srade non hanno sofferta alterazione notabile dal tempo di Campano (ino a noi . lJchlio piuttosto far Osservare clic le strade interne ili ridienti Quartiere corri, spumli-vano costaiiUniciitc ad una delle Torri , clic liauclteggiavauo i muri , e dille quali tuttavia pa. r. celti.- ne rimangono in piedi. Ogni strada av.a mi Capo, al cui cenno i cittadini elte le apparirne, vani arano obbligati , nei K*i,i«-tti ili aggressione , n montare sulla rispettiva Torre. In tal modo 1' in. lero attillilo delle uturo veniva sulListante munito di difensori . Oggi le muraglie sono nella maggior pati.- cadute , ed in parte sono stato ( lt -u so roti quanto giudizio ) espressami ut. demolita . Ad onta delle naurpazioni , per In più ntiulrrnc , si riconosce il Pomerio, ossia una strada, che n, II' interno le lUvid-ta c rendeva Mirre dalle abitazioni .
      fi ' II Cuoi ami qui sieguc tilt pregiudizio . Si è en d ulo , c forse ancor si cri do da taluno , che I.- pii In- calcari ili grana nw./-t , ila non ,mti- r*i riquadrare, pel lotti peso spi rifico e per 1'irregolaritì ¦ (eli lor.) tirine , mal si adattino alla comisti-Bza di Ile fabbriche , le quali pcrcitS non possano , sema j ertcolo. di inoli.. rl.-v.ini • Intanto esse sono le pietre comuni , che ai fabbricatili olire incestatile, mente il letto di W/.zola • Ma ( prescindi ndo da altri esempi ) gli avanzi dilla Cittadella a S. Oiorgio, rostmila c diroccala avanti il Vescovato iUl Campano, , ri-sentano ancora a.......... di pictrr di V cuoia cn i tenacemente colli-gate , che non altrimenti clic culle mine si potrebbero rompere. Tali pietre sfuin anzi preferibili a quelli- di Tordino per lo più tofan-e , e che perciò bui presto adsorbiscono e consumatili la calcina . (Quando si e badalo a bene rirmpicre i vuoti che , congi gnalidosi le pietre ralra-11 c il' irregolare figura, lasciano fra loro : ad adoperare un'amia, chc sia scevra di liuto : ed alle ai-Ire cautele indicate <1. .11' arte ; si è potuto in Teramo costruire edifizj non muto solidi clic elevali. Bisogna ìi u ni Gdar.i ile' tnuri vecchi , come quelli chc si risentono dc.ì-i scarsezza ile'mezzi , e dilli fretta , con cui fu la Lilla i ifabbricata , d'po la distruzione operata dal Conte di Lorctello.


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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
di Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti
1832 pagine 271

   

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