Storia di Roma di Ettore Pais

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      conclusioni. valore storico della tradizione.
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      bunato della plebe sia sorto nel 493, anziché nel 471 o nel 449; o per meglio dire, nulla dimostra che esso sia sorto nello stesso 449 a. C. in cui lo si fa succedere ai decemviri u stlitibus iudi-candis „. (*) È falso che i Latini e gli Ernici stipulassero nel 493 e nel 485 un trattato con il console Cassio; ò una invenzione la legge agraria di costui, ed è una tavoletta di piazza la cospirazione di Spurio Melio denunziata da L. Minucio.
      Non va d'altro canto prestata maggior fede ai Fasti ed agli Atti dei trionfi relativi a questo tempo. Rispetto all'età di cui discorriamo gli atti dei trionfi contengono una lunga serie di dati falsi. L'esame particolare dei fasti consolari, che facciamo a suo luogo, mostra pure all'evidenza che le liste dei consoli e dei dittatori anteriori alla creazione dei tribuni militari, non riposano niente affatto su dati antichi ed autentici. Esse rappresentano invece il frutto di posteriori integrazioni e ricerche, basate in piccola parte su dati degni di fede, ma anticipate rispetto al tempo e per la parte maggiore sono frutto di vanità domestiche. I consoli Tullio, Menenio, Cassio, Aternio e Tarpeio non hanno più consistenza storica degli Iuni, Orazi, Valeri o dei pseudo consoli Papirio e Sempronio del 443. 11 primo dittatore Valerio non è più storico del primo dittatore Larcio; L.Quinzio Cincinnato e C. Servilio Ala (439 a. C.) non sono i soli dittatori e maestri dei cavalieri a proposito dei quali, seguendo in parte l'esempio degli antichi, dobbiamo constatare una semplice falsificazione. (2) Dei fasti consolari ante-
      (l) Che la prima e la seconda secessione siano nel fatto la stessa cosa, e che i miti di Menenio Agrippa e di Anna Perenna siano congiunti con il grano forestiero venuto dalla Campania e dalla Sicilia (che da taluni si ricordava per il 493, a proposito di Spurio Cassio, da altri quando si discorreva di Spurio Melio 440-439 a. C., e da altri infine era menzionato per il 433 ed il 411 a. C. Liv. IV, 25; 52), si ricava forse anche dal passo di Vf.rrio Placco apd Plinio. NJI. XVIII, 62: u populnni Romanum farro tantum e frumento CCC anuis usuili Verrius tradit, „ il che conduce all'anno dell'ambasciata ad Atene 454 a. C. ed alla successiva carestia del 453, Liv. Ili, 3; Dion. Hal. X, 53. La quale carestia come è già stato osservato, v. Matzat, roem. Chron. II, p. 36, u. S, è sospetta. Sull'ulteriore valore di questa indicazione rimando al voi. di complemento.
      (-') Tutto ciò, al pari dei dati sulle pesti, sui sincronismi etc., è oggetto di


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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