Storia di Roma di Ettore Pais

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      caI'. iv. - dalla cacciata dei re etc.
      ripeteremo, il dosicìerio di plasmare le pseudo vicende romane sul modello dei più celebri episodi della storia ellenica.
      La rogazione Canuleia, che almeno nei suoi rapporti con il tribunato militare non era ricordata da alcuni autori, non ha nulla a che fare originariamente con quelle fra le molte versioni che ai decemviri attribuivano una condotta irreprensibile, ovvero che fra costoro enumeravano i plebei. La storia dell'agitazione Canuleia, rispetto all'origine del tribunato militare, porgeva una redazione diversa da quella che tale magistratura diceva sorta dopo la morte di Verginia. (') La sua rogazione sul connubio fra patrici e plebei, pare strana, dopo che Verginia con il suo sangue avrebbe rivendicato il rispetto dovuto alla plebe e data occasione alla rivoluzione, la quale concedeva ai plebei il diritto di chiedere il consolato. Non si capisco come, secondo la redazione di Cicerone e di Livio, si attenda circa sei anni ad abrogare l'iniqua legge decem-virale. Si comprende invece come, stando ad una versione differente, anche Canuleio sia autore di una secessione sul Gianicolo. (*) La sua agitazione non cade nell'anno in cui si fa il processo di Verginia. bensì in quello in cui avviene la secessione di Ardea in causa della vergine di cotesta città. Abbiamo due redazioni della leggenda di Verginia e dello rivoluzioni popolari; e ciò è confermato dalla circostanza, che in occasione della tirannia di Appio Claudio, come della sentenza che si fa dal senato rispetto alla rogazione Canuleia, si parla ambedue le volte dell'uguale contegno di Valerio e di Orazio favorevoli alla plebe. (*) Un'ulteriore conferma viene infine da ciò: che alla morte di Virginia ed alla caduta del decemvirato, secondo i calcoli a noi pervenuti, vengono pure assegnate due date, quelle del 449 ovvero del 413 a. C. (4)
      (') Liv. IV, 7, 2: " sunt qui... tribunos militimi tres creatos dicant sine mentione proni ulgatae legis de consulibus creamiis ex plebe, et imperio et in-signibus consularibus usos „.
      (*) Flou. I, 17, 25: u tertiam seditionem excitavit matrimoniorum dignitas, ut plebei cum patriciis iungerentur; qui tumultus in monte Ianiculo, duce Canuleio tribuno plebis, exarsit „.
      (') Liv. Ili, 40, 39; IV, 6.
      (4) V. s. p. 554, n. 3.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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