Storia di Roma di Ettore Pais

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      genesi della leggenda di melio, di sekvilio e di minucio. 541
      che questo recente e poco scrupoloso annalista attribuiva ai tempi della antichissima repubblica le magistrature sorte in età posteriore. (') Ciò vale anche per la cura dell'annona, che compare per la prima volta, e come magistratura straordinaria, nel 101 a. C. (1) Se si tien conto che il portico Minucio frumentario, che si trovava vicino all'Equimelio, non sorse prima del 110 a. C., in cui l'innalzò M. Minucio, il trionfatore dei Traci, ( ) verremo sempre più indotti a reputare che la menzione di Minucio comedi magistrato, sia posteriore ai più antichi annalisti. Del resto codesto L. Minucio, che per mezzo di una falsa u transitio ad plebem, „ come già osservava Livio, sarebbe stato cooptato come undecimo tribuno (mentre i tribuni non oltrepassarono mai il numero di dieci) non sembra diverso, e lo vedremo fra poco, dall'omonimo decemviro dell'anno 150 a. C. Rientra in codesto ordine di fatti la circostanza che la congiura di Melio ò riferita sotto il consolato di Menenio Agrippa, ora fatto patricio, ora plebeo, il quale non pare diverso da quel personaggio omonimo a cui si assegnava parte cospicua nella storia della prima secessione, e da quell'altro Menenio Agrippa, che figura nella storia della secessione e della colonizzazione di Ardea (443 a. C.) Infine va rilevato come per Spurio Melio e per Spurio Cassio le diverse tradizioni presuppongano o analoghe circostanze o formulino analoghi dubbi. Era incerto infatti se Cassio fosse stato ucciso dal padre o da un pubblico magistrato, e parimente si disputava se Servilio, l'uccisore di Melio, si fosse accinto a tale impresa per pubblica o privata deliberazione. Secondo alcuni, Spurio Cassio era
      (') Livio, IX, 46, 3, dopo aver riferito il noto aneddoto di Gneo Flavio, che avrebbe dichiarato di non esercitare più la professione di scriba allorché fu fatto edile curule, aggiunge ad a. 304 a. C.: " qnem (cioè On. Flavio) aliqnanto ante desisse scriptum facere argnit Macer Licimus tribunatu ante gesto trinili-viratibusque, nocturno altero, altero colonie deducendae „. Ora. prescindendo dal resto, la magistratura dei triumviri capitali o notturni sorse solo verso il 289 a. C. Liv. ep. XI; sul che v. le giuste osservazioni del Mommsbx, roem. Staatsrecht, li1, p. 580.
      (s) Ciò. de harusp. resp. 20, 43; prò Sext 17, 39; cfr. Mommsen, roem. Forschungen, II, p. 214 sgg.; roem. Staatsrecht, II1, p. 653. O Vbll. II, 8, 3.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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