Storia di Roma di Ettore Pais

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      genesi della leggenda dei fabl al cremerà.
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      dal vero, dove parla di una grande battaglia combattuta contro i Veienti, nella quale, come accennavano alcuni degli autori a lui noti, sarebbero periti anche trecento Fabi. Ma anche questa versione che, come si ricava dalle parole di Diodoro, non era accolta da tutti quanti gli antichi annalisti non è l'eco sincera dalla verità. (l) Codesta battaglia, nella quale cadono i trecento e sei Fabi, ò la duplicazione di quella combattuta tre anni prima contro i Veienti stessi, in cui due Fabi hanno parte cospicua ed uno di essi muore; ciò clic determina Cesone Fabio a partirsi da Roma con tutti i suoi. (*) Le varie guerre veienti dirette dai Fabi nel secolo V sono l'anticipazione di fatti storici avvenuti nel secolo seguente. Nel 358 a. C., in una guerra contro gli Etruschi di Tarquinì, i Romani, guidati poco cautamente da un Fabio, ebbero la peggio, ed i Tar-quiniesi immolarono nel foro trecento e sette dei loro nemici ;(s) quattro anni dopo, sotto il consolato di un altro Fabio, i Romani riuscirono però a render la pariglia ai loro nemici; trecentocinquantotto di costoro lasciarono la vita nel Foro romano per espiare la morte dei Romani uccisi in quello di Tarquinia. (4) Conciò sta in perfetta armonia la notizia che quel Fabio, che si diceva superstite ai suoi dopo la giornata del Cremerà, sposò la figlia del ricchissimo Ota-cilio Maleventano, e che in seguito a questo matrimonio, in omaggio all'avo materno, il figlio di Fabio portò, primo della sua gente, il prenome Nume rio. (a) Or bene per quanto si sia propensi ad am-
      (') Diod. XI, 53: w; %rt.z\ v.v»; tù>v ooyypa^écoy.
      C) Liv. II. 46 sq. Dion. Hal. IX, 5 sqq.
      (') Liv. VII; 15. Secondo Dionouo, XVI, 45 (ad a. 351. a. C. ^ 354 a. C. secondo il sistema varroriano) i Tarquiniensi uccisero dei Romani S'.ay.csioog •/.ai s;Vjy.cv-y. sul che v. oltre al cap. VI.
      (*) Liv. VII, 19.
      (4) Fest. p. 170 sq. s. v.: " Numerius praenomem numquam ante fuisse in patricia familia dicitur, quamvis Fabius, qui unus post sex et trecentos ab Ktruscis interfectos superfuit, inductisf magnitudine divitiarum, uxorem duxit Otacili Maleventavi, ut tum dicebantur, fìliam, ea condicione, ut qui primus natus esset, praenomine avi materni, Numerius appellaretur r. Lo stesso dice I'Auct. de praen. 6. Un Otacilio ed un Fabio sono consoli nel 246 a. C.; gli Otacili arrivarono al consolato nel 263 a. C.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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