Storia di Roma di Ettore Pais

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      535 cai'. iv. - dalla cacciata dei he etc.
      fatta a Cerere una statua con i beni di Spurio Cassio. Koma non meno di Cartagine tolse da Siracusa il rito ellenico di Cerere; (') ma Siracusa non poteva dare a Koma. sino dal 493, ciò clic essa stessa forse non possedeva ancora. Ai Siracusani dei tempi più antichi non doveva essere ignoto il culto di Cerere, o meglio di Persefone, ma vi diventò preponderante ed ufficialo solo dopo il 491, ossia quando Gelone, il successore di Ippocrate, ve lo trasportò assegnando il primo posto al rito della dea che era proprio della sua famiglia. Tanto Gelone, verso il 485, come Ippocrate, verso il 491 a. C., riuscirono a impadronirsi di Siracusa grazie ai disordini clic agitavano quella repubblica, dove i patrici o gamori erano in continua contesa con i cilliciri o plebei. (-) Gelone si presentò davanti alle mura della città come paciero e ricondusse seco i gamori, che cacciati dai cilliciri si erano fissati a Casmene. Con codesto personaggio comincia un nuovo periodo della storia di Siracusa; egli inizia il grande svolgimento del dominio diretto, od a seconda dei casi, dell'egemonia di questa città su grande parte dell'Isola. Grazie a Gelone dopo la vittoria di Imera, Siracusa offusca addirittura la potenza e la gloria di tutte le città greche di Occidente. Notammo la tendenza nella più antica pseudo storia romana ad imitare le gesta e le ligure più notevoli della sincrona greca; Numa e Servio sono figurati simili a Pitagora od a Solone, così come i Tarquini sono plasmati sul tipo dei coevi Pisistratidi, Coriolano, su quello del coetaneo Temistocle. A Siracusa, al principio del V secolo, avvengono sedizioni fra patrizi e plebei, e i primi vengono cacciati. Gelone introduce il culto di l'ersefone che anche costì sotto il nome di Sixw (il grano), diventa protettrice dei diritti popolari e negli anni stessi fonda l'egemonia siracusana. Non può essere effetto di un semplice caso, che verso gli stessi anni a Koma avvengano fatti
      (') Diod. XIV, 77 ad a. 396 a. C. (cfr. ib. 63). Da Diodoro apprendiamo che anche i Cartaginesi come i Romani affidarono il culto di Persefone e Kore a sacerdoti di stirpe greca. La grande efficacia del culto di Cerere fra i Cartaginesi ò testimoniata dalle loro monete.
      C) IIkuodot. VII, 153 sgg. Su ciò, e su quanto qui dico in seguito, rimando alla mia memoria testò citata.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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