Storia di Roma di Ettore Pais

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      critica della leggenda di coriolano.
      499
      per sole centurie, senza tener appunto conto delle tribù. (l) Il tranello combinato fra Atto Tullio e Coriolano per far dichiarare la guerra ai Volsci contiene un aneddoto relativo alla instaurazione dei giuochi circensi, il quale, mentre da un lato tradisce un giuoco etimologico, dall'altro, come risulterebbe da una diversa versione, ha relazione con una leggenda o una cerimonia non anteriore all'anno 279 a. C. 1 " ludi Romani „ ai quali qui si accenna, sono pure riferiti alla guerra latina del 499 a. C., (3) e con ciò in parte si accorda il fatto che il principe anziate eccita i suoi connazionali alla guerra contro i Romani nel bosco della dea Ferentina. Ciò che per altro lato ò strano, perchè i Volsci, che sono considerati come indipendenti da Roma, non potevano adunarsi dove era il concilio dei Latini. La leggenda sorso in tarda età storica, e perciò appunto non parte dal concetto dell'antichissimo Lazio, bensì di quello del IV secolo, che comprendeva anche le terre dei Volsci. Così la leggenda erra facendo volsca la città di Corioli, mentre questa figura sempre
      (') C'ic. dcleg. Ili, 4, 11; 19,44. Sulle tribù v. Mommsen, ni. c. p. 138 sgg.
      (') Da Macrobio, I, 11, 3, che segue l'era capitolina, cfr. ad sonni. Scip. II, 11, 16, apprendiamo che l'aneddoto dello schiavo che venne crocifisso nel Circo e di Anuio che al senato racconta il suo sogno dette origine alla " instan-ratio Indonnii „ per effetto di una legge Maenia nell'anno 474 della Città. Questa " lex Maenia „ non si può determinare cronologicamente (cfr. la * lex Maenia „ di cui parla Cicerone, Bnit. 14. 55 e che va fissata dopo il 299 a. C.) Sulla etimologia di " instauratio „ da àr.ò staupoù cfr. Mommsbn, op. cit. II, p. 145 sgg. Tralascio di rilevare in modo speciale le notizie relativo al nome ed alla qualità di chi ha il sogno, ora detto essere un rustico, Cic. de div. I, 26, 55, ora chiamato Latinio, ad es. Liv. Il, 36, Dion. Hal. VII, 67, ora Annio, Macr. /. c.
      (') Mentre secondo la versione comune la storiella della prima instauratio avviene nel 491 a. C., secoudo Fabio e gli annalisti citati da Cicerone, de divin.
      I, 26, accade * cimi bello Latino ludi votivi maximi primum fierent, „ vale a dire a proposito dei ludi votati dal dittatore Postumio, dopo la vittoria del Lago Ke-gillo (v. I'ab. Pict. apd Dion. Hal. VII, 71, che fonde due versioni diverse, cfr. VI, 17) vale a dire nel 499 o nel 496 a. C., a seconda delle diverse redazioni cronologiche, v. Liv. II, 21, Dion. Hal. VI, 3, Act. Triwnph. ad a. 496 a. C. Questi ludi che Cicerone chiama 4 ludi votivi maximi „ sono dichiarati quali i * Romani „ da Dionisio, VII, 70 sqq. Sulla origine e sul carattere di tal ludi, clic sono del pari riferiti a Tarquinio dopo le vittorie sui Latini o sugli Etruschi, Liv. I, 35, cfr. invece Dion. Hal. VI, 95, v. il volume di complemento.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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