Storia di Roma di Ettore Pais

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      48Scap. iv. - dal Fi a cacciata dei ue etc.
      gati che ci sono riferiti a proposito di Spurio Cassio e di Coriolano. Spurio Cassio, nello stesso anno in cui finisce la prima secessione, stipula con i Latini il famoso foedus Cassianum, „ che è il fondamento della potenza romana, e dedica il tempio di Cerere, la dea del grano che tutelava la libertà della plebe, la quale da questo cereale traeva il suo precipuo nutrimento. (l) In questo stesso anno C. Marcio si rende illustre per la presa di Corioli, ma perde tosto la popolarità conquistata con le armi, in causa della fiera opposizione fatta alla plebe, alla quale non vuole si conceda all'usato prezzo il grano venuto dalla Sicilia, se non a patto che questa rinunzi alla magistratura testò ottenuta. Segue la storia del processo e dell'esilio di Coriolano, la sua marcia contro Roma e la sua ritirata. Immediatamente dopo si parla della guerra contro gli Ernici, del " foedus „ contratto con costoro dal console Spurio Cassio, e delle proposte agrarie di codesto personaggio, che, accusato di aspirare a diventare re, viene condannato ed ucciso. Ognuno di questi racconti dà luogo a molte e gravi obbiezioni, sia per l'intonazione generale del racconto, sia rispetto ai particolari. La versione, diciamo così, ufficiale di C. Marcio, che, come subordinato al console Postulino Cominio riesce a prendere Corioli e si acquista il cognome di Coriolano, è in perfetta discordanza con quella che narrava della guerra che Coriolano avrebbe fatto quale semplice privato seguito dai suoi clienti, impresa simile quindi a quella che pochi anni dopo i Fabi sostengono contro i Veienti. E tale versione è pure in opposizione a quella che in tali guerre Coriolano fa console. (*) Che il cognome di Coriolano fosse stato concesso ad un Marcio per la presa di Corioli è addirittura assurdo, anche secondo i dati della tradizione ufficiale romana, perchè, come è stato osservato, solo
      (') Sul carattere plebeo «li Cerere, come in generale sui particolari relativi alla secessione della plebe, a Coriolano, ed a Spurio Cassio, rimando alle dimostrazioni particolari che porgo nello memorie speciali comprese nel volume di complemento al presente.
      (') La tradizione che Coriolano fa combattere come volontario è data da Dion. Hal. VII, 19; cfr. Plut. Coriol. 13; che fosse console è riferito dall'AucT. d. v. ili. 19, 2, dove il Mommsen (nella magistrale memoria su Coriolano), roem.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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