Storia di Roma di Ettore Pais

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      CAP. IV. - DALLA CACCIATA DEI HE ETC.
      nell'anno stesso in cui il console Manio Tullio muore nel Circo, e questa morte è troppo analoga a quella di Servio Tullio perchè non si scorga trattarsi di un solo racconto variamente narrato. (')
      Non insistiamo nel dimostrare il nessun valore di tanti altri particolari relativi alla cacciata dei re come la storia dei pseudo patrici Vitelli ed Aquili, ora presentati quali giovani dissoluti, ora quali senatori. La storia di Vindicio e dell'emancipazione di questo schiavo ad es. presuppone in parte istituzioni giuridiche non anteriori ai tempi di Appio Claudio, ed al pari della leggenda di Servio Tullio mira a dimostrare che della libertà della plebe romana era stato autore e vindice un servo. (2) Giudichiamo invece opportuno fermare un poco la nostra attenzione sulle varie guerre combattute contro gli alleati di Tarquinio. Secondo le versioni a noi giunte i Romani sotto Iunio Bruto e Valerio Publicola vincono i Tarquinesi ed i Veienti nella battaglia dell'Arsia (509 a. C.), ma sono essi stessi superati daPorsenna; tuttavia anche allora dànno prove di grande valore, e divenuti alleati di codesto re ne aiutano il figlio Arunte (50S). Segue la guerra sabina, la quale, secondo alcune fonti, sarebbe stata istigata dai Tarquini, tengono dietro varie fazioni contro gli Au-runci, ed infine si giunge alla battaglia del Lago Regillo dove a favore dei Tarquini combattono tutti i Latini, primi i Tusculani (499, ovvero 490 a. C.) Varie però di queste guerre si somigliano fra loro in modo strano. La battaglia del lago Regillo nei suoi particolari è la ripetizione di quella dell'Arsia,'(') ed anche nella guerra contro gli Aurunci v' è una battaglia nella quale un console, di cui non si fa il nome, al pari di quelli che prendono parte alle altre sopra ricordate,
      (») Dion. Hal. V, 37. Cfr. s. p. 337; 426.
      (') Lo stesso Plutarco, Popi. 7, dopo aver raccontata la storia dell'emancipazione di Vindicio, della cittadiuauza romana a lui accordata, e della concessione fattagli di dare il voto Uoóàoito Xoig ànsÀsu po'.g ò'^k y.ai ,i$xà rcoXOv xpóvov ìgooo-xv '^r/fo'j ÒYjjiaywyùv socoxev Lastoria di Vindicio e dei premi a lui accordati ricompare del resto sotto altra forma in quella di Servius Romanus, il traditore di Artena, Liv. IV, 61, racconto che da alcuni, per quello che sembra, era riferito al 404 a. C. da altri all'età regia.
      (3) Il particolare degli Etruschi che si ritirano senza più combattere ricompare tale quale nella guerra etnisca del 298 a. C., Liv. X, 12, 5.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Manio Tullio Circo Servio Tullio Vitelli Aquili Vindicio Appio Claudio Servio Tullio Giudichiamo Tarquinio Romani Iunio Bruto Valerio Publicola Tarquinesi Veienti Arsia Porsenna Arunte Tarquini Au-runci Lago Regillo Tarquini Latini Tusculani Varie Regillo Arsia Aurunci Dion Plutarco Popi Vindicio Uoóàoito Xoig Yjjiaywyùv Vindicio Servius Romanus Artena Liv Etruschi Liv Cfr