Storia di Roma di Ettore Pais

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      CAP. JII. - I SETTE RE DI ROMA.
      rano nella lista ufficialo ilei sette re. A proposito del Palatino gli antichi rammentavano 1111 Pallante 0 Palatino, e di costui e delle feste fatte in nome suo, ossia delle Parilia, serbava ancora memoria Polibio. (') Se di codesto eroe nell'età varroniana non si serbava più ricordo, e le Parilia non erano più collegate con lui, bensì con Komolo e con la dea Pales, ciò significa che la diffusione e la fortuna della più recente leggenda di lioniolo fece dimenticare lo sposo di Palatila, il re del colle Palatino. Così gli antichi sapevano di un re Aventino; ma questo eponimo del colle scomparve dall'elenco ufficiale per ceder posto ad Anco Marcio ed a Servio. Lo stesso va osservato a proposito del Celio. Celio, a seconda delle varie versioni, era fatto coetaneo di Romolo, di Servio 0 di altri re. Una di esse diceva che Mastarna avrebbe chiamato in tal modo il colle in memoria del suo antico duce etrusco; ma è chiaro che le versioni di questo genere erano sorte per effetto di 1111 compromesso con quelle più antiche, che il Celio reputavano così chiamato da un re 0 dio di tal nome. La medesima osservazione va fatta per Oppio e Cispio, eponimi dei colli omonimi, i quali più tardi, per il noto processo che le divinità vinte da nuovi culti abbassa allo stato di eroi, da re antichissimi divennero semplici alleati di Tulio Ostilio. (•) Anche i monti che circondavano le località dove sorse la più antica Roma avevano il loro eponimo, così il Gianicolo Giano, il Tarpeio Tarpeio 0 Tarpeia. 11 fatto che in età assai antica Roma venne compresa in sette colli, come prova la vetusta festa del Settimonzio (11 Dicembre), fu cagione che il numero dei re venisse del pari, di buon'ora, fissato in quello di sette.
      Quali fossero i primitivi sette colli di Roma gli antichi, per quello che pare, non erano più in grado di determinare con certezza. Se accettiamo l'ipotesi accolta da uno scrittore del principio dell'impero, come quella che comprende uno spazio di terra meno esteso, essi sarebbero stati il Cermalo, il Palatino, il Velia, 1' Oppio, il
      (l) Cfr. Polyb. apd Dion. Hal. I, 32. O V. s. p. 246.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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