Storia di Roma di Ettore Pais

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      I DUE TARQUINÌ SONO UN SOLO PERSONAGGIO.
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      dazione dei libri sibillini, ma il tempio, anziché dal pio e buon re Servio, (l) è continuato dal secondo Tarquinio. Che si tratti di una sola e identica narrazione risulta da ciò, che, secondo l'annalista Valerio Anziate, il Prisco avrebbe fatto le fondamenta con la preda di Apiole, mentre il Superbo avrebbe pur atteso a tale opera con quella ricavata da Suessa Pomezia. Ora Apiole, che si dice posta nell'agro Pomptino, è la forma greca rispondente alla romana Pomezia. La forma diversa del nome dipende forse da ciò, che le più antiche storie di Roma erano elleniche, e che i più antichi narratori romani scrivevano in greco. (*) Si comprende quindi, come, tanto al Prisco quanto al Superbo, vengano attribuite le stesse imprese edilizie. L'uno e l'altro avrebbero fatto costruire le cloache ed il circo; ad ambedue è attribuita l'istituzione dei ludi, l'acquisto dei libri sibillini, il riordinamento dell'esercito. (3) Persino la notizia che il Superbo incrudelisse verso i sudditi a proposito di tali lavori, e
      (') Cfr. però Tao. hìst. Ili, 72, che rispetto al Campidoglio al nome dei due Tarqninì unisce anche quello di Servio. Del resto non mancavano versioni che il Campidoglio collegassero con Ninna, v. Eus. chron. p. 83 ed. Schoene.
      (2) E curioso che, per quanto io so, non sia stato osservato che Apiole, che si dice presa dal Prisco (Liv. I, 35, 7. Dion. Hal. III. 49. Strab. V, 231 C.
      Plin. XII. Ili, 70), il quale con la preda fatta in tale occasione avrebbe cominciato le fondamenta del tempio Capitolino (Liv. Plin. II. ce. cfr. Di«n. Hal. I. e.) è la stessa Suessa Pometia, con la cui preda il Superbo avrebbe cominciato appunto tali fondamenta (Cic. d. r. />. II, 24, 44. Liv. 1, 53, 3. Dion. Hai.. IV, 59. Tac. Just. Ili, 72). Da Strabone, l. c., apprendiamo che Apiole era la citta del IIcojievTlvov 8:ov; da questo traeva nome anche Suessa llwjjisvx:av^, Dion. Hal.
      VI, 29, o Pometia. Apiolae sta a Suessa Pometia come Clupea ad Aspis, Cainers
      a Clusium, Agilla a Cere.
      (3) Che anche a Tarquinio Prisco fosse stata attribuita la compera dei librisibillini ci insegna Lact. d. f. r. I, 6, e risulta dal racconto della vestale Pi-
      naria, che Tarquinio avrebbe punito secondo quelle nonne, che, dopo la sua morte, i pontefici avrebbero trovato nei libri sibillini, Dion. Hal. Ili, 67. Del resto è
      appena necessario ricordare che mentre la versione comune, a Tarquinio Prisco assegna solo il comiuciamonto delle fondamenta del tempio, Liv. I, 38. Plin.
      XII. Ili, 70, altri gli attribuivano persino la triade capitolina, Vark. apd .Macrob. Ili, 4, 8, cfr. Skrv. ad Aen. Il, 296. Le quadrighe fittili ordinate a Veio da Tarquinio Superbo, Plut. Popi. 13, stanno nello stesso rapporto rispetto all'immagine fittile di Giove, che Tarquinio Prisco avrebbe fatto fare dal veiente Vulca, Plin. XII. XXXV, 157. Sugli ordinamenti militari del Superbo, v. Liv. I, 52.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Servio Tarquinio Valerio Anziate Prisco Apiole Superbo Suessa Pomezia Apiole Pomptino Pomezia Roma Prisco Superbo Persino Superbo Cfr Tao Campidoglio Tarqninì Servio Campidoglio Ninna Apiole Prisco Liv Capitolino Liv Suessa Pometia Superbo Cic Strabone Apiole IIcojievTlvov Suessa Dion Pometia Suessa Pometia Clupea Aspis Cainers Agilla Cere Tarquinio Prisco Lact Tarquinio Dion Tarquinio Prisco Liv Vark Macrob Aen Veio Tarquinio Superbo Plut Giove Tarquinio Prisco Vulca Plin Superbo Ili Eus Dion Hal Strab Plin Hal Liv Dion Tac Just Ili Hal Hal Ili Plin Ili Skrv Popi Liv