Storia di Roma di Ettore Pais

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      CAI'. 111. - I SETTK RK DI ROMA.
      abbinino più volte notato, sono la duplicazione di quelle di Romolo ed anche di qualcuna fra quelle assegnate al Prisco. Atto Navio era considerato come il rappresentante del collegio degli auguri al pari di Romolo, (') ed alle imprese di Romolo si assomigliano le sue azioni, sia che si parli della K vinca, „ che egli avrebbe diviso in quattro parti, vale a dire il Comizio, (') ovvero del sacello dei Lari congiunto con la storiella dei porci, (*) sia infine si dica che al pari di Romolo venne tolto di mezzo con insidie e che scomparve senza che di lui si trovasse traccia. (4) La leggenda secondo cui Atto Navio fece comparire nel Comizio al Palatino il fico ruminale di Romolo sta a significare che il luogo della nuova Roma, nel quale i cittadini o sotto Tullio o sotto Tarquinio si raccoglievano in curie, era lo stesso scelto da Romolo, in altri termini vuol dire che era rettamente inaugurato lo spazio sul quale il Comizio era stato (issato.
      11 mitico fondatore del Comizio, dove il popolo si radunava diviso nelle sue antichissime tribù, avrebbe impedito di accrescere il numero delle divisioni dei cavalieri. In ciò la tradizione è logica; ina è forse lecito pensare che anche in questo, come negli altri episodi della storia romana primitiva, si abbia avuto presente qualche fatto avvenuto in età posteriore. Noi sappiamo che Catone vanamente tentò di ottenere che il numero dei 1800 cavalieri, numero che si diceva fissato al tempo di Tarquinio Prisco, venisse portatodie. I, 17, 31: " multis annis post Roinuluin, Prisco regnante Tarquinio, quis veteruin scriptoruin non ioquitur quae sit ab Atto Navio per lituum regionuni facta discriptio? „ K notevole che gli scritti, nei quali Cicerone riferisce tali tradizioni fra loro diverse, furono da lui distesi verso gli stessi anni.
      (') Ad es. Ciò. d. d. v. II, 3, 9; III, G, 14; ad Att. X, 8, 6.
      (*) Sulle a vineae , ed " il templuin „ Plin. MI. XVII, 167.
      (') Cassio Emina apd Diom. 1, p. 384 K, riferiva a (tomolo e liemo la fondazione dei Lari Grunduli dopo il parto dei trenta porcellini; la nota leggenda di Atto Navio raccontava che costui pregò davanti al sacello dei Lari per ritrovare i porci perduti. Cic. d. d. n. II, 3, 9; d. dir. I, 17, 31. Dion. Hal. Ili, 70. Sui porci ed i Lari v. s. p. 172, n. 1. Sul significato di Lares Grunduli rimando al volume di complemento al presente.
      (') Dion. Hal. Ili, 72.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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