Storia di Roma di Ettore Pais

Pagina (279/656)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      25GCAP. 111. - I SETTE RE DI ROMA.
      costituito le tribù rustiche, alcuni, come Fabio Pittore, asserivano in numero di ventisei, altri come Vennomio di trentuno. Le feste compitalia e paganalia stavano in relazione con tali riforme, e le prime sacre ai Lari dei compiti erano fatte da servi. I libertini poi sarebbero stati inscritti in tutte le quattro tribù urbane. (')
      Anche Servio si sarebbe occupato dell'aumento materiale della città; nell'Esqnilino pose la sua sede, il Viminale sarebbe stato aggiunto ai cinque colli precedenti, ed al pari di Tarquinio avrebbe reso valida Roma con mura di sasso e terrapieni. Di lui si narrava ancora che nel foro boario avesse innalzato un tempio alla Madre Ma tuta (*) ed alla Fortuna, e che da lui fosse stato eretto il tempio dedicato a quest'ultima dea sulla sponda destra del Tevere, a due miglia dalla città, f) L'alto senno politico del sesto re viene indicato da altre istituzioni che gli sono attribuite. Per il primo avrebbe creato magistrati, ai quali avrebbe stabilmente delegato parte della sua podestà giudiziaria, e per regolare con norme lìsse e costanti i rapporti fra i Prisci Latini, che riconoscevano la supremazia romana, avrebbe persuaso costoro ad imitare una istituzione greca. Secondo alcuni avrebbe avuto in mente il collegio degli Amfizioni, secondo altri il tempio di Diana Efesia od il Panionio, ovvero la Pen-tapoli dorica. (4) Checche si pensasse sul modello che Servio avrebbe
      (') Dion*. Hal. IV, 15 sqq. (2) Liv. V, 19, 6.
      (J) Dion. Hal. IV, 27. Secondo le fonti di Plutarco, de fori. Rom. 10. Servio avrebbe eretto i templi della Fortuna Primigenia sul Campidoglio, della Fortuna Ossequente, della Fortuna Privata sul Campidoglio, della Viscosa, della Fortuna Vergine, della 'Emsxpsqjojiévyj, della 'ErcvcaX xp:og e di altre infinite.
      (*) Questi raffronti sono fatti da Dionisio, IV, 25, che li attribuisce al dotto re Servio, al quale fa fare considerazioni sulla gloria dei re Assiri e Babilonesi. Che qualche particolare di questo genere sia frutto della assenza di critica di Dionisio può darsi; ma che buona parte di ciò abbia trovato nelle sue fonti, mostra Livio, I, 45, che da sorgenti comuni tolse, che Servio indusse i Latini a fare il tempio di Diana Aventinense ad imitazione di quello di Diana Efesia, che al tempo di lui era già famoso. Gli storici di Marsiglia, come si ricava da Strab. IV, p. 273 C, confrontato con Iust. XLIII, 3, 4, vantavano invece di aver essi dato il modello della Diana Aventinense; e la prima origine dell'amicizia fra i Massalioti ed i Romani ponevano al tempo del Prisco.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

Pagina (279/656)




da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Fabio Pittore Vennomio Lari Servio Esqnilino Viminale Tarquinio Roma Madre Ma Fortuna Tevere Prisci Latini Amfizioni Diana Efesia Panionio Pen-tapoli Checche Servio Dion Liv Dion Plutarco Fortuna Primigenia Campidoglio Fortuna Ossequente Fortuna Privata Campidoglio Viscosa Fortuna Vergine Emsxpsqjojiévyj ErcvcaX Dionisio Servio Assiri Babilonesi Dionisio Livio Servio Latini Diana Aventinense Diana Efesia Marsiglia Strab Iust Diana Aventinense Massalioti Romani Prisco Rom Servio