Storia di Roma di Ettore Pais

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      15GCAP. II. - LE FONDAZIONI DI LAVINIO, ALBA, ItOMA.
      Come nelle sue peregrinazioni nel Peloponneso Ercole suole spesso rendere madri nobili donzelle, ad es. le arcadi Auge e Fiatone, così fra i Pirenei si congiunge con Pirone, la figlia del re Bebricio. (') Lo stesso avviene naturalmente nel Lazio. Lavinia, figlia di Evandro, ossia del re che lo avrebbe ospitato, sarebbe diventata madre di Pal-lante (*) ovvero, secondo un'altra versione che al pari della precedente era già narrata da scrittori greci, da Palanto figlio d'Iperboreo sarebbe nato Latino. (3) Da Ercole e dalla sacerdotessa. Rea, secondo altre leggende, sarebbe nato Aventino, mentre un altro mito narrava che Latino era tìglio di Ercole e della figlia di Fauno, (4) mito che in fondo è lo stesso dell'altro secondo il quale discendevano da Ercole il pastore Faustolo e la gente dei Fabi. (*) Secondo la forma più
      su Caca assimilata a Vesta, a cui si faceva sacrificio dalle Vestali, v. Serv. ad Aen. Vili, 190.
      (') Sil. Ital. III, 420 sgg.
      (*) Polyb. apd Dion. Hal. I, 82 ; cfr. 43.
      (s) Silkn. apd Sol. I, 15, p. 5 M. Paul. ep. Fest. p. 220 M. Questa versione si completa con il passo di Dionisio, I, 43, dove però si scorge una terza versione che fonde quella di Polibio da lui sopra riferita, I. 32, con quella di Sileno di Calacte.
      {*) Vero. Acn. 659 sqq.
      (s) Ercole e la figlia di Fauno diurno vita a Latino, secondo la fonte di Trogo Pompeo apd Iust. XL1I1, 1, 9 e di Tzetze, Itisi. V, 21. D'altra parte e detto che Fanstulo, pastore di Amulio sul Palatino, fratello di Faustino pastore di Numitore sull'Aventino, discendeva dagli Arcadi ed era compagno di Evandro Dion. Hal. i, 84. Ma non va dimenticato che i Fabi si credevano discendenti di Ercole, Plut. Fai. I. Paul. ep. Fest. p. 87 M, s. v. Fovi. Sil. Ital. II, 3; VI, 631, ove si dice che Fabio nacque dalla figlia di Evandro che regnava nel Palatino e da Ercole. Questa credenza di famiglia spiega perchè Fabio Massimo, presa Taranto, lasciò ai Tarantini la statua degli dei contro essi irati, ma recò a Roma quella di Eraclc opera di Lisijipo, Plut. Fab. 22. E poi evidente, che Faustinus e Faustulus sono forme che derivano dallo stesso radicale fav (cfr. Fovio accanto a Fabius) da cui ha origine il nome Faunus. Come Faunus venne identificato coll'arcade Evandro, così Faustulus è detto pastore, discendente da uno dei compagni di costui. Queste leggende hanno per fondamento, come torneremo a vedere, la parte notevolissima che i Fabi avevano nelle feste dei Lupercali sul Palatino, che più tardi si identificarono con i Auxsta in nome di Giove Liceo sull'Arcadia.
      Faustulus accanto alla lupa che allatta i gemelli figura del resto in una moneta di Sex. Po. Fostlus, che si suole attribuire alla gente Pompeia, v. Ba-belon, monn. <1. I. rep. ro>u. II, p. 337; ma come dirò a suo luogo a ine sembra


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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