Storia di Roma di Ettore Pais

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      LA LEGGENDA DEI SICULI ABITATORI DEL LAZIO.
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      altro si andarono spargendo sulle varie coste d'Italia, e che valsero a designare il progredire e lo svolgersi della colonizzazione e del commercio greco in Occidente, furono, senza dubbio di sorta, quelli di Ulisse, dell'arrivo di Ercole e dei Troiani.
      Seguendo l'ordine cronologico noi dovremmo esaminare come ognuno di questi miti venisse localizzato in Occidente e quivi si svolgesse, a partire da quello di Ulisse. Tuttavia al fine di ottenere una maggiore evidenza nelle nostre dimostrazioni e di rendere più manifesta la genesi della tradizione ufficialo sulle origini romane, non ci atterremo a tale criterio. Prenderemo piuttosto ad esaminare, nell'ordine che ci sono presentati dagli antichi, gli elementi di tali tradizioni, sebbene alcuni di quelli che in essi sono dati per i primi debbano essere sorti in seguito. Incominceremo pertanto come facevano Dionisio, Varrone e Verrio Fiacco, e prima di essi i più antichi annalisti, ossia Fabio Pittore, Catone e Cassio Emina, a discutere intorno ai Siculi, i quali avrebbero fondato fra le altre città Cenimi, Antemne, (') Faleri e Fescennio, (f) Tellene, Ficulnea, (s) Tibur, (*) Alicia, Crustumerio, (5) Gabi (A) e la stessa Roma, (7) e che
      (') Dion. Hal. II, 35 Kxiv-vr, [lèv 5ij xai "Av-sjiva nòXsig oùx às^jioi, yévog s^o'j-a: tò 'EXXyjv.xòv. 'ASop'.yivBg yip aùià; àZixeXoùg xoas3xov per Antenne cfr. I, 16.
      (4) Dion. Hal. I, 21 xXsp'.ov 51 xai «fcaaxévv.ov... 2:xeXù>v ónàpjrouoxtZpÓTSpOV.
      C) Dion. Hal. I, 16.
      (4) Sol. Il, 8, p. 33 M. * Tibur, sicut Cato facit testimonium, a Catillo Arcade praefecto classis Evaudri; sicut Sextius al» Argiva iuventute. Catillus enim Ainphiarai fìlius, post prodigialein patris apud Tliebas interitum, Oclei avi iussu cum ornili fetu ver sacruni inissus tres liberos in Italia procreavit Tibur-tum. Corani, Catilluin, qui depulsis ex oppido Siciliae veteribus Sicanis a nomine Tiburti fratris max imi urbeiu vocaverunt „. Che Tibur fosse colonia di Siculi era asserito dalla fonte di Dionisio, I, 16.
      (s) Cass. Hbm. apd Sol. II. 10, p. 34 M.: * Ariciam ab Archilocho Siculo „; apd Skkv. ad Aen. VII, 631: * Cassius Hemina tradidit Siciliani quendam a nomine uxorissime Clyteiuestrae condidisse Clytennestram, inox corrupto nomine Crustumerium dictum B. L'etimologia doveva apparire più naturale a chi la città chiamava Clusturuerium. Cfr. l'abbreviazione CLV per indicare la tribù Cru-stumina.
      (*) Sol. II, 10, p. 34 M. " Gabios a Galatio et Bio Siculis fratribus „.
      (t) Varr. d. I. L. V, 101. " Lepus quod Siculi quidam Graeci dicunt Xéitopiv-


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Italia Occidente Ulisse Ercole Troiani Occidente Ulisse Dionisio Varrone Verrio Fiacco Fabio Pittore Catone Cassio Emina Siculi Cenimi Antemne Faleri Fescennio Tellene Ficulnea Tibur Alicia Crustumerio Gabi Roma Dion Kxiv-vr Xsig EXXyjv ASop ZixeXoùg Antenne Dion Xsp Dion Sol Tibur Cato Catillo Arcade Evaudri Sextius Ainphiarai Tliebas Oclei Italia Tibur-tum Catilluin Siciliae Sicanis Tiburti Tibur Siculi Dionisio Cass Sol Ariciam Archilocho Siculo Skkv Aen Cassius Hemina Siciliani Clyteiuestrae Clytennestram Crustumerium Clusturuerium Cru-stumina Sol Gabios Galatio Bio Siculis Varr Lepus Siculi Graeci Xéitopiv- Cfr