Storia di Roma di Ettore Pais

Pagina (163/656)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      140 CAP. II. - LE FONDAZIONI L)I LAVINIO, ALBA, ROMA.
      si chiamava anzi la via più antica fatta da Eracle sulle coste della Campania e infine si credeva che Diomede si fosse fissato sulle coste delI'Apulia. (l)
      Ma non soltanto le antiche tradizioni mitologiche vennero localizzate. Ciò avvenne anche per un altro genere di notizie, ossia per fatti aventi, secondo l'apparenza, contenuto perfettamente storico. Accenniamo alle pretese immigrazioni di popoli che da alcune regioni della Grecia propriamente detta sarebbero passati in altre e quindi nelle isole dell'Egeo e nel continente asiatico. Tali immigrazioni, sebbene riferite anche da storici eminenti come Tucidide, non sono però, in più di 1111 caso, storiche. Esse furono spesso escogitate per spiegare l'esistenza di omonomie geografiche o per giustificare avversioni ed amicizie politiche. Tanto meno possono essere reputate vere, allorché vediamo gli stessi popoli trasportati sulle coste della Magna Grecia, dove sino dal principio del V secolo uno dei vetustissimi logografi localizzò quei Pelasgi ai quali la poesia genealogica, e poi la incipiente prosa storica, aveva fatto percorrere tante regioni greche. I poeti egli storici dell'Eliade 11011 si limitarono però a celebrare questi miti e racconti rispetto alle coste ed ai paesi da essi occupati, bensì li estesero anche a quelle regioni ed a quei popoli con i quali avevano relazioni. Così con l'estendersi della colonizzazione tarentina, il culto di Diomede si andò man mano propagando nelle coste dell'Adriatico. Primi gli Apuli, poi gli Umbri, che giungevano sino ad Ancona, infine i Veneti avrebbero accolto nelle loro sedi questo eroe. Lo stesso sarebbe avvenuto per i mitici Pelasgi, che dalla Tcssalia sarebbero venuti sulle coste delI'Apulia e di qui si sarebbero propagati sino al paese degli Umbri, dove venivano di già ricordati dagli storici del V secolo, da Erodoto e da Ellanico. Ed ò noto come Erodoto abbia di già riferito la leggenda focese dell'arrivo dei Lidi fra gli Umbri. (4)
      Di tutti questi miti e racconti, quelli che prima e più di ogni
      (') Ilo svolto nuovamente tali considerazioni nella memoria citata in questo volume a p. 4, n. 1.
      ' (:) V. la mia Storia d. Sicilia e d. Magna Grecia, l, p. 440 sgg.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

Pagina (163/656)




da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Eracle Campania Diomede I'Apulia Grecia Egeo Tucidide Magna Grecia Pelasgi Eliade Diomede Adriatico Apuli Umbri Ancona Veneti Pelasgi Tcssalia I'Apulia Umbri Erodoto Ellanico Erodoto Lidi Umbri Ilo Storia Grecia Sicilia