Storia di Roma di Ettore Pais

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      LE FALSIFICAZIONI DI STATO.
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      narrazioni (') e simili rimproveri si muovevano ai Megaresi, agli Argivi, (-') a quelli di Amiso. (3) Olii volesse fare l'elenco di tutte le falsificazioni ufficiali sorte nel medio evo dovrebbe comporre un'opera assai voluminosa, e nessuno ignora come gli storici ufficiali di Genova raccontassero le gesta patrie da un punto di vista differente da quello dei Pisani, e quale ammasso di falsificazioni abbiano prodotto la storiografia ufficiale di Venezia e quella della Curia romana. Tutto sommato le falsificazioni favorite dalla Curia romana valgono bene quelle degli annali massimi compilati dai pontefici della più antica Roma.
      Se i singoli estensori delle memorie domestiche avevano cura di glorificare in modo particolare una data famiglia romana, alcuni annalisti, non meno degli annali massimi, miravano a celebrare la storia di tutte le genti. 1 generali che aspiravano all'onore del trionfo, nel racconto ufficiale delle loro gesta esageravano, anche in età interamente storiche, l'importanza delle loro imprese, il numero dei nemici uccisi o fatti prigionieri, quello delle città conquistate; e per rendere più cospicua la vittoria e piìi agevole il conseguimento dell'ambito onore scemavano le perdite da essi patite. A questo genere di falsificazione, contro cui protestava l'onesta anima di Catone, non mancava l'incoraggiamento ed il plauso anche di storici autorevoli come Polibio. (4) Ciò avveniva per età interamente storiche. Con maggior frequenza e facilità venne falsata, come vedremo, l'importanza delle guerre combattute in età vetuste, per cui oltre alla impossibilità di conoscere e di appurare la verità, mancava
      (') Androt. f. 2S in M. FHG. I, p. 373. Sulle falsificazioni ufficiali tebane cfr. anche Xbn. Hell. VI, 47.
      (*) Paus. I. 42; II, 23, 6.
      (*) App. Mithr. 1, 9; chi scopriva la frode era quel Jeronimo di Cardia, accusato egli stesso, ed in pari tempo scusato, di aver falsato il vero a favore di Antigono, Paus. i. 13, 9.
      (4) Si pensi all'orazione di Catone apd Gell. XA. X, 3, 17, de falsis pugnis contro Minucio Termo, cfr. la legge tribunicia Marcia-Porcia del G2 a. C. Val. Max. II. 8, 1. Posidonio apd. Strab. Ili, p. 126 C, derideva Polibio di aver aumentato il numero delle città prese da T. Gracco; ed i trionfi sui castelli dei Liguri passarono in proverbio, Cic. Brut. 73, 2ò5.
      paj8, Storia di Ro>»a. Voi. i. 8


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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