Storia di Roma di Ettore Pais

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      CAPITOLO I. - PROLEGOMENI, FONTI ETC.
      mi Ilo non lungi da quello di Giano, (') faceva nascere il curioso racconto dell'accoglienza che questo dio aveva fatta al primo, alia stessa maniera che la posizione dei sepolcri di Filolao, di Diocle a Tebe rispetto all'agro corinzio, dava origine a leggende storiche sulla vita di quei personaggi. (-) La testa fornita di corna cervina posta sulla porta Raudusculana, ossia un monumento che ricordava il mito di Atteone, porgeva occasione al formarsi della bizzarra storiella di quel pretore Cipo Genucio, il quale mentre con l'esercito usciva da quella porta s'era sentito spuntare sul capo tali corna; (3) su per giù come il nome della località detta Kynossema aveva di già dato vita al racconto del cane che a nuoto aveva seguito Santippo, il padre di Pericle. (4) Si spiega come criteri di questo genere colpissero nel segno ogni qualvolta avessero avuto per base un materiale sicuro. Così ad esempio aveva ragione Dionisio, o meglio la fonte di lui, allorché considerando le rovine e l'ambito delle mura di Gabi argomentava sulla grandezza dell'antica città. Di questi criteri si era già valso Tucidide la dove esaminando il materiale delle lunghe mura fra Atene ed il Pireo, trovava ragioni per confermare il racconto della fretta con cui queste erano state compiute. (G) Ma pur troppo la massima parte di tali osservazioni erano fatte rispetto a' tempi assai vetusti, per i quali mancavano notizie storiche sicure, ovvero per monumenti che erano posteriori all'età a cui si assegnavano. (7)
      (') Macrob. 1, 8, 1.
      (*) A bist. l'ol. II, 0, G.
      O Ovn». mei. XV, G21. Val. Max. V, G, 3. Plin. XII. XI, 123.
      (4) Plut. Them. 10; da Tucidide. Vili, 106 sq. apprendiamo che un'altra località aveva lo stesso nome.
      H Dionys. Hal. IV, 53. O Tnuc. I, 93.
      (:) Mi solTermo appena a discutere l'ingenua opinione di quei numerosi critici, i quali a tutte coleste leggende, sorte da interpretazione di monumenti, assegnano origine schiettamente popolare. La così detta leggenda popolare ò assai spesso niente più del volgarizzamento di una spiegazione di origine sacerdotale od erudita. Chi conosce la natura ed il valore dell'antica storiografia, sa che i dotti che ce le hanno tramandate non si sono riferiti alla spiegazione del volgo, bensì a quelle che i loro predecessori avevano dato al volgo stesso. Da Gcateo


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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