Storia di Roma di Ettore Pais

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      CAPITOLO I. - PROLEGOMENI, FONTI ETC.
      Ed è naturale che si dia peso alla meschina compilazione che delle gesta romane fece Diodoro di Agirio, che la sua storia finì di scrivere solo qualche anno dopo la morte di Cesare, ma che rispetto al materiale di cui si valse costituisce un notevole contrasto con gli annalisti romani a lui contemporanei e con l'opera di quegli autori che come Livio e Dionisio attinsero a costoro. (')
      A partire dal Nicbuhr e poi dal Mommsen non vi è oggi critico che discorrendo delle fonti della storia romana non inetta giustamente in evidenza la superiorità nelle notizie conservateci da Diodoro. (J) Tuttavia Dell'apprezzare l'opera di codesto autore i moderni hanno talvolta ecceduto e non sono sempre partiti da un criterio comparativo. Infastidita dalla retorica, che rispetto alla verità storica rende meno pregevole la narrazione liviana ed invade interamente l'opera di Dionisio, la critica moderna si sofferma con compiacenza a studiare le parche e magre indicazioni di Diodoro, il qualo rispetto alle vicende romane per le età più antiche di rado indugia, o con poche parole espone i fatti più notevoli. Codesta aridità si suole oggi raffrontare con quella, che, stando alle dichiarazioni di Cicerone, era particolare agli annali massimi non meno che ai più vetusti annalisti. Si è pure constatato come taluni dei fatti meno credibili della storia romana non vengano riferiti dallo storico siciliano, e si è quindi cercato stabilire quale fosse l'antico annalista dal quale egli avrebbe tolta questa sua versione meno scorretta. II rispetto per la tradizione diodorea presso alcuni valenti critici ò giunto sino al punto di negare fede a tutto quanto si trovi presso altri autori e da Diodoro non sia
      (') La storia di Diodoro venne scritta dopo la sconfitta di Sesto Pompeo in Sicilia e la fondazione della colonia di Tanromenio (XVI, 7) ma nulla prova come credette il Momjiskn, roem. Forschungen, II, p. 549, n. 1, che questo sia avvenuto nel 21 a. C. Tanto meno ci dà in termiuus post quem l'indicazione IV, 56, 8, dove si è voluto, recentemente, trovare una indicazione della guerra contro i Reti ed i Vindelici del 15; mentre Diodoro accenna ad una guerra contro gli Istri e dipende quivi, secondo tutte le probabilità, da Posidonio, v. nei miei Studi Stor.U, (1892), p. 314 sgg. Intorno a Diodoro porge buone osservazioni il Waciismutii, Einleitung in das Stndinm der alien Geschichtc (Leipzig, 1895), p. 81 sgg. (s) V. specialmente AIommsen, roem. Forschungen II, 221 sgg.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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