Storia di Roma di Ettore Pais

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      CATONE E LE SUE " ORIGINI .
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      tere in evidenza i molti servigi che con la spada e la condotta civile sapeva di aver reso alla patria e vi aveva inserito le sue orazioni che erano difatti lette ed ammirate ancora da Livio. Catone non poteva forse assegnare un valore speciale alla sua introduzione storica, in cui riassumeva le notizie degli scrittori greci e riproduceva in piccolo ciò che storici, come Eforo e Timeo, avevano fatto in grande; e cosi si spiega che chi ci dà un indice del contenuto delle storie catoniane, dice espressamente che i primi libri destinati alle origini dei popoli italici erano privi di dottrina. (')
      Agli occhi nostri non è nemmeno l'importanza dei singoli frammenti quella che ci rende preziose le notizie quivi contenute. Noi sappiamo bene che, se l'opera di Timeo ci fosse arrivata, vi troveremmo ben diversamente esplicate tante notizie che nelle a Origini „ erano appena enunciate. Ma chi consideri come tutta la storiografia romana, salvo pochi e scarsi esempi, sino all'età liviana, anzi sino all'impero, non abbia saputo liberarsi dalla forma annalistica e per giunta non abbia cercato di narrare se non ciò che aveva diretta relazione con Roma, non può non rimanere colpito dalla larghezza del disegno di Catone. Livio trascura, fatta eccezione per pochi o lievissimi accenni, di riferire la storia delle altre città, e quando giunge a narrare le vicende degli stati greci con cui quelle di Roma sono intrecciate, dichiara espressamente di non volersi curare di tali vicende ed essere suo compito narrare quelle di Roma. Tacito stesso, che è così grande scrittore e pensatore, reputa opportuno narrare anche fatti che dovevano essere insignificanti, se non per chi faceva parte della città dominatrice. Il disprezzo romano per i vinti
      (') Cornei*. Nbp. Cai. 3 * in quibns multa industria et diligentia comparet, nulla doctrina „. Cornelio come è noto nelle sue cronache esplicando * l'Italorum omne aevum „ faceva spesso ampi confronti con le storie greche v. i fr. 1-4, Peter, fr. hi et. [ioni. p. 21S. La ragione del titolo * Origines „ non era chiaro agli stessi antichi, i quali, come Dionisio, I, 11, lo interpretavano quali genealogie o come Frontone, p. 203 quali * Italicarum originimi pueritias „. Con questo passo, che se non m'inganno gli è sfuggito, si connette in parte la spiegazione ingegnosa del Leo, miscela Ciceroniana (Gottingae, 1892 ind. sch.), p. 15 sgg. il quale con le * Origini „ collega le diverse fasi dello stato nascente, crescente etc. di cui, dietro l'esempio di Polibio, VI. 4. 7, parlava anche Cicerone, de re pubi. II, 1.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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