Storia di Roma di Ettore Pais

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      GLI STORICI GRECI E LA GUERRA DI PIRRO.
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      re di Epiro. L'esito 11011 fortunato della lotta sostenuta dal capitano reputato uno dei migliori del tempo suo contro la minacciosa potenza che si era formata in Italia, la sconfitta degli ordinamenti militari giudicati invincibili dai generali della scuola macedonica, l'inutilità degli elefanti da pochi decenni usati quale terribile stiu-mento di guerra, finivano per aprire gli occhi anche ai meno accorti. Era quindi naturale che gli storici di Pirro sentissero ormai la necessità di rintracciare con qualche ordine le origini e le vicende di quello stato, intorno al quale non si era sin allora spesa che qualche pagina per notare singolarità etniche od etnografiche e rispetto al quale, tutto al più, si era fatta menzione di quel Lucio che aveva salvato Roma dai Galli, così come gli storici del tardo impero romano facevano parola della muraglia della China od i moderni, notando la straordinaria trasformazione della civiltà giapponese, possono avere occasione di ricordare il nome di quell'uomo che è uno dei precipui fautori di essa.
      Dionisio di Alicarnasso dichiara che Jeronimo di Cardia e Timeo erano stati i primi a fare 1111 racconto disteso delle antichissime gesta romane. (l) Jeronimo lo aveva fatto appunto raccontando la storia di Pirro, e Timeo, che nelle sue storie generali aveva già esposte le vicende più antiche della Città, giunto all'estrema vecchiezza si accingeva a scrivere una storia speciale della guerra del re d'Epiro contro la signora del Lazio. A queste lotte succedeva con una grande rapidità e per naturale svolgimento dei fatti la guerra contro Cartagine e la Sicilia, la quale, tolto il piccolo regno lasciato ad Jerone II, diventava provincia romana. Frutto della vittoria non era soltanto una posizione orinai predominante rispetto a Cartagine ed all'Occidente intero, ma ereditare in misura ancora maggiore le relazioni dei Greci di Occidente rispetto a quelli di Oriente. Roma, che fino dal IV secolo si era atteggiata a stato filellenico, (*) stringeva ora più che mai vincoli con gli stati
      (') Dionys. Hal. I, 6.
      (*) Roma era già detta JióX-.g 'EXXrjvig da Eraclide Plut. ì. c., e Demetrio Poliorcete, prima del 286 a. C., inviava ad essa un'ambasciata, considerandola coinè tale, Strab. V, p. 232 C.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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