Storia di Milano di Pietro Verri

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      5o8 STORIA DI .MILANOniente al Golmo. I due fratelli Andrea e Paolo Baggi, ai quali il sovrano aveva fatto ammazzare un fratello chiamato Giovanni; Giovanni della Pusterla nipote dell'infelice castellano di Monza sbranato dai cani, e cugino dell'altro disgraziato fanciullo scannato; Francesco e Luchino del Maino, cui il Duca avea fatto decapitare due fratelli e sbranare dai cani Bertolino loro parente, si collegarono , e varj altri ad essi si unirono per togliere dal mondo quel mostro crudele, pazzo, debole, imbecille e ferocissimo; e il giorno 16 di maggio dell'anno 1412 lo colsero, non si sa bene se nella chiesa di S. Gottardo, ovvero in una sala di corte mentre s'inviava alla chiesa, e lo lasciarono sul momento morto dalle ferite. Il duca Giovanni Maria così terminò l'obbrobriosa sua vita nella età giovanile di ventiquattro anni non per anco compiuti, dopo di aver portato il nome di duca per quasi dieci anni. La universale detestazione contro di lui si manifestò con segni inusitati, poiché nemmeno si volle rendere al di lui cadavere il vano onore della pompa funebre ; e una donna della pubblica prostituzione fu la sola che diede un segno di pietà, gettandogli sopra un canestro di rose. L'infame Squarcia Giramo fu dalla plebe cólto e strascinato per le strade, indi appeso per la gola alla sua casa.
      Al cuni de' scrittori nostri hanno preteso di farci credere che il duca Giovanni Maria coltivasse le belle lettere; se ciò mai fosse, ridonderebbe un tal fatto piuttosto in disonore delle lettere , che in lode di quell'anima perversa; perchè proverebbe che si può anche da un cuore insensibile gustare la venustà e la grazia del Petrarca, il che però sembra una contraddizione. So che la filosofia, le lettere, la musica, la pittura, le arti tutte


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Storia di Milano
Tomo Primo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1824 pagine 585

   

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