Storia di Milano di Pietro Verri
490 storia di milanocesso a Milano ne la medesima forma che era a Roma, cioè che ciaschuno nel dominio dil Vesconte sì anche non fusse contrito ne confesso fisse abso-luto di qualunque peccato .. .. offerendo al primo Tempio due parte de le tre che havrebbino speso ne lo andare a Roma , de la cui oblatione due parte dovevano essere de la Fabrica dil celeberrimo Tempio, e la tertia parte al Pontefice, a questa indulgenza li ultimi dui mesi gli concorse iimumerabile moltitudine de Lombardi (i). Si ò temuto questo passo elei Corio , che asserisce avere un Papa accordata V assoluzione anche ai nou pentiti, e per ciò nelle più recenti edizioni questo pezzo fu ommesso. Non vi è però motivo alcuno di temere sinistra impressione, dappoiché f instancabile nostro conte Giulini ha pubblicata la bolla medesima di Bonifacio IX, che ritrovasi nell'archivio Panigaroli nel registro A , p. 169, in cui chiaramente si legge vere paenitsntibus et con-fessisi 1). Il Corio si è ingannato attribuendo quell'opinione al Papa. Ma non credo io ch'egli poi siasi ingannato , asserendo che tale opinione comunemente si facesse correre per adescare in gran numero i donatori. In fatti già vedemmo al capo XI come il cardinal legato Bertrando del Poggetto, sessantanove anni prima, aveva pubblicata la crociata per la distruzione di Matteo I, promettendo a chi vi si arruolava assoluzione intera , liber et mundus sit tam a culpa, quam a poena. Questa opinione erronea e funesta era di poi andata serpeggiando per modo, che lo slesso Bonifacio IX in un suo breve scrisse , a disinganno di chi si lasciava adescare, non veras, et praeiensas facul-
(1) Corio alFanno i5gi.
(•2) Il conle Giulini, tomo XI ì png, 65i.
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Storia di Milano
Tomo Primo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1824
pagine 585 |
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Pagina (510/609)
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