Storia di Milano di Pietro Verri

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      244 STORIA DI MILANOpopulo mirabillter eruditi e Ottone da Fri-singa tedesco ; anzi zio dello stesso imperator Federico j di noi scrisse: Latini sennonis elegan-tiam} morumque retinent urbanitatem. In Civita-tum quoque disposi ti one, ac JReipublicae conservatone antiquorum adirne Ronianorum imitantur solertiam (2). I fatti successivi abbastanza ci prò-yano che in quei tempi i Milanesi non mancarono nè di valor militare nò di condotta : e che furono tanto urbani e colti, quanto lo permetteva l'indole del oecoloi
      Dalle condizioni proposte in questo trattato di pace che l'Imperatore aveva offerto con poca buona fede, per «spettare le nuove forze della Germania7 e acquistare tempo frattanto: da tali condizioni > dico, si ha idea quai fossero !e regalie ; ossia i tributi che si usavano in que' tempi. Non saia discaro, cred'io, il darne un breve cenno. I tributi si sono dovuti accrescere nell'Europa in questi ultimi secoli il doppio^ il triplo e più ancora, che non pagavasi al sovrano in que' secoli de' quali finora ho trattato. Questo accrescimento di tributo non è meramente apparente ; o per la diminuzione delle lire; o per l'avvilimento de' metalli nobili; resi assai più comuni e abbondanti dopo la scoperta delle miniere d'America} ma è fisico, è reale indipendentemente ancora da queste cagioni. Ciò doveva accadere, poiché gli Stati erano organizzali allora in guisa che ogni uomo capace di portare le armi veniva costretto a marciare alla guerra avvisatone dal proprio padrone} e questi al cenno del sovrano compariva all'armata reggendo i suoi} terminato il
      (1) li coule Gitiìini, tomo VI, pag. 485.
      (v) De Geslis Fridcrici, lib. Il, cap. vi.

Storia di Milano Tomo Primo di Pietro Verri Società Tipogr. de' Classici Italiani 1824 pagine 585

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