Storia di Milano di Pietro Verri

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      236 STORIA DI MILANOai quali, come ad uomini affatto alieni dalle cose mondane, non si prestò attenzione. Essi conoscevano in ciascheduna città gli uomini più accreditati y insinuarono il progetto d'una confederazione, e ne prepararono e fomentarono la corrispondenza.
      Il primo congresso che si tenne secretissima-niente per formare la lega, fa nel monastero di Ponti da nel territorio di Bergamo il giorno 7 aprile 1167; ed ivi si trovarono alcuni de'principali cittadini delle città lombarde (1). Il primo articolo che vi si trattò e concluse, fu di ristabilire i Milanesi nella loro patria, riparare le loro fortificazioni, ajutarli a repristinare le case loro; e così dare nuova vita alla città, che doveva essere la prima della confederazione. Per quanto però fosse stato condotto con mistero questo primo congresso, non potè a meno che il conte di Disce ministro imperiale non ne concepisse qualche sospetto. Pretendeva egli quindi dai Milanesi nuovi ostaggi, e per ogni modo più che mai gli opprimeva. Privi di tutto, disarmati, avviliti, divisi nelle quattro terre da cinque anni, mirando i rottami della patria senza potervi nemmeno riporre più il piede, i Milanesi ignari probabilmente di quanto si andava da alcuni pochi cittadini trattando per la comune salvezza, tremavano ad ogni minaccia. I Pavesi, antichi nostri nemici, ermo i più affezionati all'Impero; Pavia era la sede della corte del regno italico, e diventava, nello stato libero, una città secondaria. In questi ultimi periodi l'inquietudine sospettosa de' ministri imperiali faceva tutto paventare agl'infelici: O quantus clamor, dice Sire Raul, et quantus timor, quantus flatus per quatuor hebdomadas in Burgis fuit1 maxime in burgo
      »
      (1) Il conle Giulini; (omo VT-, pag. 53g.


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Storia di Milano
Tomo Primo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1824 pagine 585

   

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