Storia di Milano di Pietro Verri

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      CAPO quarto 123
      raneo Landolfo: Pollìcens illis onuies plebes, om-nesque dìgnitates atque Xenodochia, quae niajo-rcs Ordinarli atque Primicerius Decunianorum, ylrchipresbjteri et Cimiliarchi hujus urbis Ec-clesiarum tenebant jurcjurando asserens, pactuni usque detestabile patratus (1). Io ripeterò più volte una verità che non sarà mai ripetuta abbastanza; cioè che le malinconiche declamazioni che si fanno contro i costumi del secolo in cui viviamo, suppongono una totale ignoranza della storia; e che paragonando il tempo d'oggi ai tempi de' quali tratto, dobbiamo umilmente benedire e ringraziare l'Essere Eterno che ci ha riserbati a vivere fra uomini assai più colti e ragionevoli, sotto governi assai più saggi e benefici, diretti da un clero assai più dotto, costumato e pio, mentre il vizio e il delitto cautamente fra le tenebre serpeggiano ( poiché la terra è la loro abitazione ), ma non innalzano la temeraria fronte, nè dettano precetti per confondere, come allora facevano, ogni ideadi giustizia e di virtù.
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      (i) Landulph. Sen. lib. II, cap. 18.


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Storia di Milano
Tomo Primo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1824 pagine 585

   

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Landolfo Pollìcens Xenodochia Ordinarli Primicerius Decunianorum Cimiliarchi Ec-clesiarum Essere Eterno Landulph