I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      lascioto Vevay. Il povcr uomo voleva bene al piccino come se ne vuole a un figliuolo. « Gli è un piccolo prodigio di spirito e di talento » mi scriveva in una delle sue lettere, che ricevetti all'Aia. —Una sera, rientrato in casa, volle vederlo, come di consueto. Lo chiamarono —* il piccino non rispose- Lo cercarono, rovistarono in tutti gli angoli della casa, ne chiesero a'vicini — non lo trovarono, nessuno l'aveva veduto — era scomparso. Quando ritornai in Isvizzera — potete immaginare con quale precipitazione partissi dall' Aia — trovai Samuele Peer moribondo. Giunsi però in tempo di poter apprendere dal suo labbro stesso tutti i particolari della mia disgrazia. La mat-* tina del giorno in cui era scomparso il fanciullo, una compagnia di saltimbanchi prussiani avea sostato a Vevay, per farvi i loro giuochi e ripartirne al tramonto.
      « Mentre la Fabiani esponeva un fatto, a cui le madri non possono pensare senza un fremito di raccapriccio, io notava nelle sue fattezze e nell'accento della sua voce, una calma glaciale che con- -trastava singolarmente CoJ sentimenti espressi dalle parole,
      « Oh, no! per quanto perverso e snaturato lo si supponga, il cuore di una madre deve trasalir di dolore allorché si riapre unam
      ferita che sanguina sempre, e che nulla vale a cicatrizzare.
      « Per ciò, ripigliata la mia aria d'incredulità, obbiettai nuovamente :
      « — Io non veggo ancora nessun rapporto tra ciò che accadde ventiquattro anni sono, e ciò che accadrà domani. A meno che il Marinelli....
      « — ISon fosse il fanciullo di cui vi parlo, interruppe mia zia , affettando una commozione falsa e ridicola allo stesso tempo.
      « Mio malgrado, dovetti riderne, lo confesso; e stetti ad udire il seguito del racconto con una sbadataggine impertinente, che avrebbe indispettito qualunque altra donna, eccetto lei, che mirava a uno scopo, colla ferma convinzione di conseguirlo.
      « A questo modo appresi che il defunto barone Reginaldo Marinelli, col quale ebbe strettissime relazioni, confidavale un romanzetto, che potea avere un riscontro nel suo.... e anche spiegarlo, se si volesse.
      « li giovine Marinelli gli è figlio di adozione. Il barone Reginaldo aveva intrapreso un' escursione scentifica nella Svizzera. A Clarenza erasi imbattuto in una còmpagnia di saltimbanchi....
      « — Prussiani? chiesi ghignando , a mia zia.
      « — Prussiani, rispose ella con un' impassibilità marmorea da far disperare chiunque avesse preso sui serio le sue parole.


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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