I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      riamata, un giocatore.... tiu padre senza viscere, il quale, dopo aver -sciailacquato il suo patrimonio, provoca un duello e va per uccidere o per farsi uccidere, lasciando senza pane i suoi figli, e lei sotto il peso di un'accusa ignominiosa che non può respingere^ nè smentire, e poi, immaginate, poiché descrivere non lo possiamo, come di dolere ha solcato quella fronte, estinto quell'occhio, contorto quelle labbra; rammentatevi la contessa felice valetevi del passato come d^un contrapposto, ed avrete il presente.... il presente ift tutta la sua realtà dolorosa.
      Clementina è seduta aTlo stesso posto, nello stesso salotto. Paolo *e Yittorina le stanno dappresso, mesti, silenziosi, e il suo sguardo siposa-sovr' essi, non più con estasi^ ma con angoscia repressa e la-
      é
      crime rattenute.
      Essa ha vegliato l'intera notte dèi gierno antecedente * sperando
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      che il conte rientrasse.... Speranze inutili! i grigi chiarori bell'alba la
      -sorpresero presso alla finestra,' colla fronte appoggiata contro i cri-
      è
      -stalli dell'impennata, intenta a spiare il fruscio drogai passo che si posasse sul lastrico, a indovinare l'accento d'ogni voce che svegliasseJ'qco addormentata della contrada.
      *
      Come dev'esser lunga una notte, in cui Je speranze nascono colle ore,       JLunga e rapida alto stesso tempo, secondo che lo spirito della «contessa piegavasi accasciato sotto l'apatia del disinganno, o lasciavasi
      «dominare dalla sovreccitazione febbrile della speranza.
      tLa mattina era già inoltrata ^ allorché risolvette di chiamar qualcuno de' servitori. * Entrò Giuseppe.
      Nessuno? chiesegli Clementina. Nessuno 1 sospirò il famiglio.
      Giuseppe, esclamò Clementina con voce piena di lacrime, giungendo le mani, dimmi tu; sull'anima tua, se meritavo d'esser trattata cosi dà Roberto.
      •Un singhiozzo soffocato fu l'unica risposta del servitore. Dato libero sfogo altàmgoscia che sovverchiava, la contessa preseuna penna e scrisse : -
      « Ilo vegliato l'intera notte aspettandolo.... ' ma inutilmente « egli non è rientrato. Oramai io non spero più che nel vostro aiu-«, to.... Scrivetemi una parola che mi rassicuri. »
      • A mia zia, disse la contessa suggellando il biglietto^


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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