I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      di un'umiltà^ che confinava colla dabbenaggine,ogni qual volta il nuovo arrivato non vestisse la casacca bigia e il feltro color marrone de!
      povero1 contadino,
      — In che posso servirli, signori? chiese l'oste, inchinandosi.
      — Ho letto nelP insegna, rispose don Luigi, ehe in questa bettola si alloppiano forestieri.
      c v^L'oste fe' un movimento alla parola bettola.
      — Albergo, signori.
      Stavolta toccò al Yelasquez a fare un passo indietro per la sorpresa.
      — Albergo!... lo chiamate albergo?.
      — Mi spiego, signore, ripigliò l'oste senza scomporsi. La veda, a questo biondo tutto è relativo....
      — Ilo capito, interruppe ghignando il Velasquez, relativamente alle quattro case e un forno del tuo paese. Ma, albergo o bettola, poco importa; domando semplicemente se vi si alloggiano forestieri, e dove si
      * ~ \alloggiano, poiché qui non mi pare... almeno che non siano vetturini ubbriachi, a cui tu appronti un letto poco soffice su quattro panche...
      — Se loro signori vogliono restar serviti, rispose l'oste un po' indispettito dall'accento sardonico di don Luigi. . ¦
      — Dove ci conduci?
      — Nella sala superiore.... Loro signori vedranno... si persuaderanno... / ^
      — Capperi! una sala superiore! '
      — E quattrq Ietti... non fo per dire, ma di Draghi Volanti non ce n'ha ehe uno. Se loro signori lo permettono, li precedo.
      — Avanti pure.
      E saliti i ventiquattro gradini di una scaletta di legno, che scricchiolava sotto i loro passi, imboccarono uno stanzone basso, col tettoK
      sorretto da travicelli quadrangolari simmetricamente infissi nelle muraglie. . «i^^pEntrarono preceduti dall'oste, il quale, comunicando meccanicamente un moto di rotazione al berretto col farlo scorrere fra T indice
      re il pollice delle due mani, chiese loro, tra un sorriso e una riverenza,
      se desideravano passar la notte all' albergo.
      »
      — Oste briccone 1 hai l'impudenza di chiamare albergo questo stambugio? disse ridendo il Velasquez. Scommetto che ci hai tolto per due saltimbanchi che vanno alla fhra, per invitarci così francamente a passar la notte nel tuo canile.


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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