I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      vi penetravano a stento, vaghi e confusi come l'eco d'un hltro mondo, come l'espressione di un'altra vita, a cui gli abitanti di quel palazzo non volevano, o non potevano partecipare.
      À un tratto, un prolungato squillo di campanello risuonò nell'andito che metteva all'appartamento de'servitori.
      L' uscio della camera da letto della contessa si apri, e comparve la cameriera.
      Clementina erasi svegliata eon soprassalto, dopo un sonno letargico di parecchie ore.
      — La signora contessa ha chiamato? chiese la cameriera.
      — Sì, Carlotta, rispose Clementina, guardandosi attorno tra assonnata e sorpresa. Dev* esser tardi....
      Poi, passandosi una mano sulla fronte coinè se volesse raccogliere le sue idee:
      —' Oh, mio Dio!... eppure mi sono addormentata con un pen-
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      siero ... Aspetta: lascia che mi sovvenga.... Intanto, apri le gelosie. .. voglio alzarmi.
      Schiuse le imposte, un torrente di vìva luce inondò il gabinetto.
      %
      — E dunque molto tardi 1 esclamò Clementina trasalendo.
      — Mezzogiorno, signora contessa.
      — Mezzogiorno 1... e non mi hai svegliata?,..
      — L' avrei fatto, ma il signor conte....
      ' — Il conte !... dov'è? interruppe Clementina, rizzandosi co' gomiti siili' origliere. ,
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      — E uscito di buon mattino, signora contessa,
      — E non è tornato?
      «
      ? — Non è tornato.
      Allora Clementina rammentò il dialogo della notte precedente, e il tuono dì sarcasmo con cui suo marito, accommiatandosi da lei, lo augurava la buona notte.
      cPrima di cedere alla stanchezza e al sonno letargico, che, come vedémmo, erasi prolungato fin oltre il mezzogiorno del giorno dopo, ella avea rivolto mille propositi nella mente, tendenti tutti allo scopo di discolparsi dinanzi al marito, e aveva detto fra sè:
      — Quetato il primo impeto, Roberto si lascierà persuadere. E vero che le apparenze mi stanno contro.... che tutto mi accusa.,., persino la sciagurata frase di quella lettera, che io.... io stessa, forse, senz' avvedermene...; nell' agitazione del momento, avrò lacerata. Egli crede che Gabriele e Giuseppe siano miei complici,... Della lettera


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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